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ALBAREDO

Proseguono in Adige
le ricerche dei resti
di Mirela e Larisa

Proseguono, in Adige, le ricerche dei resti di madre e figlia (Dienne)
Proseguono, in Adige, le ricerche dei resti di madre e figlia (Dienne)
Proseguono, in Adige, le ricerche dei resti di madre e figlia (Dienne)
Proseguono, in Adige, le ricerche dei resti di madre e figlia (Dienne)

Sono riprese questa mattina all'alba, ad Albaredo d'Adige, le ricerche dei corpi di Mirela Balan, 40 anni, e di sua figlia Larisa Elena, di 11, uccise, fatte a pezzi e gettate in Adige sabato scorso, al culmine di un litigio, da Andrei Filip: il secondogenito ventenne della badante di nazionalità romena, che subito dopo il duplice omicidio era fuggito in madrepatria. In attesa della convalida dell'arresto del giovane, che l'altra notte, incalzato da carabinieri e magistrato al suo rientro in Italia, è crollato ammettendo l'efferato delitto, i sommozzatori dei Nuclei subacquei dell'Arma di Genova, con i colleghi dei vigili del fuoco di Vicenza, continuano a setacciare senza sosta le acque del fiume alla ricerca dei sacchetti di plastica dove Andrei avrebbe occultato i resti della madre e della sorellina. Le indagini, che stanno impegnando anche il Nucleo operativo e Radiomobile di Legnago ed un elicottero dei vigili del fuoco, sono circoscritte nel raggio di un chilometro, a valle del ponte di Albaredo.  In mattinata, i carabinieri del Reparto investigazioni scientifiche dell'Arma (Ris) di Parma  hanno perlustrato l'abitazione di via Teiolo, presa in affitto da Mirela Balan cinque anni fa, alla ricerca di indizi utili a ricostruire l'orribile fine fatta dalla 40enne e dalla sua ultimogenita. 
 

Stefano Nicoli

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