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Profughi in paese?
Solo se accolti da locali

Imbarcazione di profughi nel Mediterraneo
Imbarcazione di profughi nel Mediterraneo
Imbarcazione di profughi nel Mediterraneo
Imbarcazione di profughi nel Mediterraneo

Il Comune non concederà edifici di sua proprietà per ospitare profughi e si dissocia dalle cooperative, che spuntano come funghi, le associazioni e i privati dei Comuni circostanti che li accolgono. Però, se queste realtà sono presenti in paese e intendono ospitare richiedenti asilo, l’amministrazione comunale vigilerà sul loro operato, attenendosi alle normative previste dalla legge, senza alzare barricate o incentivare proteste di piazza. Non è, dunque, una posizione di netta contrarietà, quella espressa dall’amministrazione comunale sull’accoglienza ai profughi, tema affrontato per la prima volta dall’amministrazione Falamischia durante l’ultimo Consiglio comunale.

L’argomento è nato da un ordine del giorno presentato a luglio dal gruppo di opposizione, nel quale si chiedeva all’amministrazione di prendere una posizione netta sull’argomento, sia dissociandosi dall’arrivo dei 50 profughi a San Vito di Legnago, sia mettendo in atto tutte le possibili azioni di contrasto per evitare arrivi anche a Bevilacqua. «Sappiamo che l’amministrazione ha preso parte sia alla riunione tra sindaci in Provincia sia a quella di Legnago e volevamo conoscere l’opinione del sindaco in merito, visto che è un problema molto sentito dai residenti» ha spiegato Nicola Scapini, capogruppo di opposizione.

La maggioranza non si è dissociata sulla prima richiesta, cioè l’arrivo dei profughi a Legnago, perché «essi sono già arrivati e l’amministrazione non può fare alcuna azione di opposizione nei confronti delle scelte delle cooperative», ha risposto Stefano Baldrani, assessore alla Polizia Locale. «Nell’incontro in Provincia, inoltre, era scaturita l’esigenza di creare un progetto unitario tra Comuni per evitare situazioni di emergenza, mentre nell’incontro con il sindaco di Legnago e le associazioni del territorio, abbiamo valutato le azioni più idonee per la gestione dei profughi a San Vito», ha proseguito Baldrani.

Per quanto riguarda l’azione di contrasto, l’amministrazione si limiterà ai controlli di legge nelle strutture ospitanti. «Noi, innanzitutto, vogliamo rispettare la legge», ha detto il sindaco Fosca Falamischia, «e in ogni caso, non essendoci edifici comunali disponibili in paese, non c’è possibilità che arrivino profughi». «Il vostro è l’atteggiamento di chi decide di stare alla finestra e vedere cosa succede», ha replicato Scapini. Intanto, si dà per imminente l’arrivo di richiedenti asilo a Marega.

Laura Bronzato

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