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Pollina allo scoperto multata un’azienda

La polizia locale di Albaredo
La polizia locale di Albaredo
La polizia locale di Albaredo
La polizia locale di Albaredo

Un’azienda agricola di Michellorie è stata recentemente sanzionata dai vigili urbani per un deposito irregolare di pollina. Il titolare dell’azienda non ha rispettato il «Regolamento comunale per l’utilizzazione agronomica degli effluenti da allevamento» che stabilisce determinate condizioni per effettuare un accumulo temporaneo di reflui animali. Nel caso di Michellorie, l’allevatore avrebbe dovuto isolare con un telo di nylon – sia sopra che sotto - le deiezioni avicole accumulate nella sua proprietà, invece le ha lasciate all’aria aperta per alcuni giorni senza alcuna copertura, in attesa di concimare i suoi terreni. Non è la prima volta che i cittadini lamentano la cattiva gestione dei rifiuti o dei liquami da parte di alcune aziende agricole situate nel territorio comunale. Purtroppo, il mancato rispetto delle prescrizioni in materia di stoccaggio e spandimento dei liquami determina non soltanto problematiche a livello ecologico ma anche disagi meno impattanti a livello ambientale, eppure assai fastidiosi per la popolazione. Tra questi, la diffusione di odori nauseabondi e la proliferazione di insetti. Durante l’estate le lamentele sono state numerose e non accennano a diminuire perché gli insetti non sono ancora spariti del tutto. «Noi continuiamo a fare controlli e a sanzionare chi non rispetta le regole», afferma il comandante della Polizia locale del Medio Adige veronese Daniele Ferrarini. «Purtroppo il problema degli insetti è di difficile soluzione, dal momento che il nostro Comune ha una vocazione agricola», afferma l’assessore all’Agricoltura Gaspare Marini. «Abbiamo comunque intenzione di invitare gli agricoltori a una riunione durante la quale ricorderemo quali sono le norme precauzionali da rispettare», annuncia Marini. Intanto i consiglieri di minoranza Ermes Corsini e Giorgio Scevarolli hanno presentato un’interrogazione al sindaco Giovanni Ruta. Essi chiedono quale sia il numero complessivo degli allevamenti avicoli e zootecnici presenti nel territorio comunale, quante siano le aziende che trattano i reflui in loco e quante invece quelle che si affidano a ditte esterne per lo smaltimento e il numero di multe per violazione dello stoccaggio elevate negli ultimi tre anni. Nell’interrogazione Corsini e Scevarolli osservano come «negli ultimi tre anni Albaredo sia stata letteralmente invasa da una miriade di insetti, in particolare mosche e zanzare, accompagnate spesso da odori nauseabondi, che hanno costretto i cittadini a vivere chiusi in casa anche durante la bella stagione». Ipotizzando che parte di questa invasione sia dovuta al trattamento scorretto delle deiezioni animali, i consiglieri propongono la modifica dell’art. 5 comma 3 lettera b del Regolamento comunale, mutando la dicitura «l’incorporazione nel suolo dei liquami deve avvenire entro le 24 ore» con «simultaneamente», al fine di ridurre le perdite di ammoniaca «nonché la formazione di odori sgradevoli». «Ricordo che buona parte dei nostri agricoltori tiene comportamenti virtuosi e rispettano in maniera precisa la normativa vigente», replica l’assessore Marini. •

P.B.

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