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«Poche donazioni
di sangue in estate»
Appello della Fidas

Il centro trasfusionale
Il centro trasfusionale
Il centro trasfusionale
Il centro trasfusionale

La Fidas si mobilita anche nella Bassa per incrementare le donazioni di sangue nel periodo estivo. È infatti un appello a recarsi nei centri trasfusionali degli ospedali di Legnago e Bovolone quello rivolto in questi giorni ai donatori residenti nei 25 Comuni dell'ex Ulss 21 da Fausto Bazzani, coordinatore delle 10 sezioni dell'associazione di volontariato sparse nella pianura scaligera.

«Per quanto riguarda le donazioni nella nostra zona», evidenzia Bazzani, «dopo una fase molto critica in aprile, a fatica stiamo tornando ai livelli dello scorso anno. L'inizio di luglio, invece, è stato nella norma, anche se il periodo estivo è quello più brutto, poiché i donatori, magari in vacanza, mettono in secondo piano il volontariato». Il referente della Fidas, quindi, evidenzia l'intenso lavoro fatto nelle ultime settimane per chiamare telefonicamente e sollecitare quanti, tra i 2mila iscritti delle varie sezioni della Bassa, non effettuano donazioni da parecchio tempo. Accanto alle telefonate, una volta trascorso il periodo canonico di pausa tra una donazione e l'altra, viene inviata agli iscritti una lettera di sollecito. «Tuttavia», evidenzia Bazzani, «da qualche tempo, non sappiamo per quale motivo, tantissime lettere non arrivano. Tanto che molti iscritti non si sono recati nei centri trasfusionali semplicemente perché non hanno ricevuto l'avviso. Per questo, consigliamo ai donatori di farsi un appunto e di prenotare tempestivamente». Un altro fattore di preoccupazione è il calo di giovani iscritti. «I ragazzi», conclude Bazzani, «forse a causa dei mutati stili di vita non si avvicinano più come un tempo alle nostre attività. Eppure il loro apporto è più che mai necessario». F.T.

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