<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Picchiata e rapinata in casa Serata incubo per una 59enne

I carabinieri nella villetta dove è avvenuta la rapina DIENNEFOTO
I carabinieri nella villetta dove è avvenuta la rapina DIENNEFOTO
I carabinieri nella villetta dove è avvenuta la rapina DIENNEFOTO
I carabinieri nella villetta dove è avvenuta la rapina DIENNEFOTO

Ha parcheggiato l’auto nel garage di casa e non ha fatto nemmeno in tempo a scendere che si è trovata di fronte due individui incappucciati armati di piede di porco. A quel punto si è messa ad urlare, con la voce strozzata da quella scena terrificante che di lì è culminata in un incubo sicuramente difficile da dimenticare. Ma le sue richieste d’aiuto, risuonate invano tra i campi di soia e mais alla periferia di Castagnaro, sono state prontamente zittite da uno dei due banditi che le ha sferrato un pugno in faccia. È iniziato così il Ferragosto da brividi vissuto, l’altra sera, da F.S., un’infermiera di 59 anni, che ha avuto la sfortuna di rientrare proprio mentre una coppia di stranieri, forse marocchini, era in procinto di svaligiarle l’abitazione. Dopo essere stata picchiata, la donna è stata costretta ad aprire la porta della villetta dove i malviventi hanno messo a soqquadro le stanze impossessandosi di poche decine di euro, di un tablet e di alcuni monili di modico valore. Una razzia lampo a cui la 59enne, dolorante e sotto choc, ha assistito impotente dal bagno dove i banditi l’hanno obbligata ad infilarsi per agire indisturbati. Senza mai perderla d’occhio. Sino alla fine di quei minuti angoscianti, sembrati però all’infermiera un’eternità, con la fuga precipitosa dei rapinatori disturbati dall’arrivo del compagno della malcapitata. L’AGGRESSIONE. Erano le 20 quando la donna è giunta nella sua abitazione situata in via San Nicolò, una strada che si perde tra le campagne a poche centinaia di metri dalla Transpolesana e dal centro di Castagnaro. Quindi ha messo l’auto in garage e, mentre percorreva il vialetto per raggiungere l’ingresso, ha scorto un’ombra rossa tra le vasche di fiori che cura con passione. E si è subito sentita gelare il sangue nelle vene. I sospetti che in giardino ci fosse qualcuno sono diventati purtroppo una tremenda realtà senza dare alla donna nemmeno il tempo di rendersene conto. In pochi istanti è stata assalita e bloccata da due uomini, uno alto e l’altro basso di statura, entrambi con il volto travisato, che si erano appena introdotti nella proprietà dopo aver tranciato la recinzione retrostante. Due ladri intenzionati a svaligiare l’abitazione che fino a qualche istante prima era deserta. E che le circostanze hanno trasformato in rapinatori violenti. Non appena l’infermiera si è messa a gridare è stata infatti raggiunta da un manrovescio che le ha procurato lesioni all’orecchio e al volto. Un colpo secco che l’ha scaraventata a terra. Ma, mentre uno dei due banditi le strappava di mano il cellulare e le imponeva di spegnerlo, l’altro l’ha costretta a rialzarsi immediatamente e ad aprire la porta. La 59enne, spaventata a morte, è stata poi portata dai banditi al piano superiore della villetta dove è stata chiusa in bagno per consentire ai malviventi di rovistare in tutte le stanze dove sono riusciti ad impossessarsi di alcuni orologi, di qualche gioiello, del tablet e di circa 300 euro in contanti oltre che del telefonino della signora. I SOCCORSI. Mentre era in corso la rapina, e la padrona di casa era sequestrata in bagno sotto la minaccia dei suoi aguzzini che le chiedevano con insistenza di indicare la cassaforte di cui non c’era però traccia, è sopraggiunto il compagno della 59enne. L’uomo, passato a portare la spesa alla donna, ha aperto il bagagliaio per scaricare le confezioni di acqua e altre provviste e, proprio in quel momento, ha visto per una frazione di secondo i banditi che fuggivano dall’abitazione attraverso il foro ricavato poco prima sulla rete. Il suo arrivo è stato davvero provvidenziale visto che ai rapinatori è bastato sentire la macchina entrare in cortile per abbandonare il colpo a metà e dileguarsi a gambe levate. É finito così l’incubo per l’infermiera che, dopo essere stata soccorsa dal suo compagno, è stata trasferita in ambulanza al Pronto soccorso dell’ospedale di Legnago, da cui è stata dimessa in tarda serata con una prognosi di 10 giorni. Nel frattempo si sono precipitati in via San Nicolò i carabinieri delle stazioni di Minerbe e Castagnaro con i colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile e il capitano della compagnia di Legnago Lucio De Angelis. Sono scattate le indagini, che hanno impegnato per tutta la notte i militari nelle ricerche dei due banditi fuggiti probabilmente attraverso la 434. Gli inquirenti tendono comunque ad escludere che si tratti di una nuova banda specializzata nelle rapine in casa, come quella che lo scorso anno mise a segno diversi colpi nella Bassa. Prima di venire sgominata a metà dicembre grazie ad un’operazione congiunta dei carabinieri di Legnago e Bovolone. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Nicoli

Suggerimenti