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Pfas e abbandono rifiuti
Candidati su rive opposte

Ermanno GobbiVittorino Cenci
Ermanno GobbiVittorino Cenci
Ermanno GobbiVittorino Cenci
Ermanno GobbiVittorino Cenci

Il 5 giugno il paese di Bonavigo andrà al voto per scegliere il nuovo primo cittadino. In vista di questo importante appuntamento, i candidati Ermanno Gobbi e Vittorino Cenci hanno risposto ad alcune domande sulle problematiche del paese. Provenienti da esperienze amministrative molto diverse, sindaco uscente il primo ed ex assessore regionale il secondo, nelle loro risposte hanno illustrato le possibili soluzioni, mettendo in evidenza i loro differenti punti di vista sulla questione dei Pfas e dell’abbandono dei rifiuti e concordando, invece, solo sul tema della viabilità.

I residenti sono molto allarmati dai recenti sviluppi sull’inquinamento da Pfas, che coinvolge anche Bonavigo. In caso di elezione, come intendete procedere per tranquillizzarli?

Gobbi: «Intendo agire con estrema trasparenza, fornendo i dati che otterremo dalle verifiche che saranno effettuate nel territorio e che sono in corso nei pozzi privati di molte aziende agricole e anche mantenendo costante il monitoraggio del nostro acquedotto».

Cenci: «I problemi legati ai Pfas sono noti agli amministratori da tempo. Quando un caso come questo si pone è importante, per evitare falsi allarmismi, informare correttamente la popolazione in incontri pubblici, supportati da esperti che diano risposte esaustive».

In questi ultimi mesi è cresciuto il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti sulle rive dell’Adige. Cosa farete per ridurre questa abitudine incivile?

Gobbi: «Solo chi ha poco sotto mano la realtà del territorio pensa che soltanto ultimamente il fenomeno di abbandono dei rifiuti si sia accentuato. In realtà questi casi di estrema inciviltà sono costanti e li stiamo contrastando in modo costante, con la collaborazione dei cittadini. Ci occupiamo della costante pulizia e del recupero di quanto abbandonato, per evitare ammassi che stimolano l’abbandono».

Cenci: «Dovremo affrontare la problematica con due azioni: la prima sensibilizzando i cittadini attraverso incontri di informazione e, nelle scuole, educando gli studenti a rispettare il territorio; la seconda, con la mappatura del territorio con telecamere che possano individuare i responsabili o quantomeno dissuadere da tali gesti».

Nonostante i «Velo-ok» sulle vie principali del paese e della frazione, i veicoli continuano a transitare a forte velocità. Cosa proponete per risolvere il problema?

Gobbi: «Questi fenomeni sono legati all’educazione ed al rispetto delle regole. Se in un primo momento i dissuasori hanno funzionato, ora dovremmo aumentare i presidi sul territorio da parte della polizia municipale, aumentando però i costi per i cittadini. Si potrebbero realizzare delle rotatorie sulle strade provinciali ma, anche queste, hanno costi impegnativi».

Cenci: «Ritengo fondamentale modificare la viabilità con rotonde ove necessarie. In secondo luogo aumentare la presenza della polizia locale».

Laura Bronzato

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