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PRESSANA. La pensionata ha fatto ieri il primo viaggio, al volante della sua Fiat Panda, per recarsi al mercato di Cologna

Nonna Maria ingrana
la marcia. Ha preso
la patente a 72 anni

La neo patentata Maria Quartarolo al volante della sua Fiat Panda DIENNEFOTO
La neo patentata Maria Quartarolo al volante della sua Fiat Panda DIENNEFOTO
La neo patentata Maria Quartarolo al volante della sua Fiat Panda DIENNEFOTO
La neo patentata Maria Quartarolo al volante della sua Fiat Panda DIENNEFOTO

Ieri mattina è salita sulla sua Fiat Panda, ha avviato il motore e ha ingranato la prima marcia. Felice come una bambina il primo giorno di scuola ha percorso i cinque chilometri che separano la sua abitazione di Pressana dal centro di Cologna, dove si è recata da sola al mercato settimanale. Maria Quartarolo, 72 anni, madre di tre figlie e nonna di tre nipoti, ha superato l'esame di guida venerdì scorso e ha preso la patente per la prima volta nella sua vita. Nonostante abbia frequentato soltanto le elementari e non abbia mai messo, fino all'anno scorso, le dita sulla tastiera di un computer, è riuscita con la sua forza di volontà, la costanza e una buona dose di arguzia a superare sia la prova teorica che quella pratica. Ottenendo così quello che ogni 18enne agogna ma spesso fatica ad avere: l'autonomia negli spostamenti in auto.Maria, «la nonnina motorizzata» è diventata la mascotte dell'autoscuola «Benvenuto» di Pressana, che mai prima d'ora aveva avuto tra le sue fila un allievo ultrasettantenne. «Devo molto alla scuola», sorride Quartarolo. «Quando entravo per seguire i corsi i ragazzi si giravano e mi sautavano con affetto: ecco la nonna. Mi hanno coccolata e sostenuta nella mia scelta, anche nei momenti più duri. Il giorno dell'esame la ragazza della scuola che mi ha sempre seguito, Lisa, mi ha perfino abbracciata e si è commossa», racconta. L'impresa di nonna Maria non è stata affatto facile. Tutto è partito da una malattia. «Mio marito Flavio ha lavorato per una vita nelle spedizioni del giornale L'Arena, dall'una di notte alle sei del mattino», esordisce la neo patentata. Quando, durante la giornata, serviva un passaggio per andare a fare la spesa, per recarsi a fare una visita o per accompagnare i nipoti all'allenamento di calcio, il marito era sempre disponibile. Dieci anni fa al signor Flavio è stata diagnosticata una maculopatia degenerativa. Nonostante un intervento chirurgico e le cure, la patologia è progredita fino a rendergli molto difficile la visione. «L'anno scorso le mie figlie mi hanno detto che forse era arrivato il momento di prendere la patente», riferisce Quartarolo. Dapprima un po' intimorita, ma via via sempre più convinta, la donna si è iscritta all'autoscuola. Il secondo difficile passaggio è stato l'uso del computer. «Dovevo utilizzare il programma sul pc portatile di mia figlia per provare i quiz e non sapevo nemmeno come muovere il mouse», ricorda Maria. La figlia Federica si è seduta accanto alla madre e l'ha aiutata, finché è giunto il giorno dell'esame, alla Motorizzazione civile di Verona. «Ero emozionata, ma non troppo agitata», riferisce. Infatti, nonna Maria ha passato la prova con un solo errore. Poi però pure lei ha dovuto subire un intervento chirurgico. Il foglio rosa nel frattempo è scaduto e ha dovuto rifarlo. Al suo rientro dopo la malattia, la strada verso la patente si è fatta più ardua: ha sostenuto due volte l'esame di pratica ed è stata bocciata entrambe le volte. Così è stata costretta a rifare la prova di teoria. Anche questa volta, per fortuna, superata con un solo errore. Venerdì scorso è salita per la terza volta in auto con l'esaminatore. «Ero molto tesa, però il commissario mi ha messo a mio agio», rammenta. «Quando, alla fine dell'esame, mi ha consegnato la patente non ho resistito e gli ho detto: la bacerei. E lui mi ha sorriso». La notizia ha fatto subito il giro di parenti e amici, anche perché i responsabili dell'autoscuola hanno inviato sui cellulari dei familiari la foto della patente della nonnina sprint. Dopo tanti anni da autista di famiglia, ora Flavio potrà finalmente contare su un'accompagnatrice d'eccellenza: sua moglie. © RIPRODUZIONE RISERVATA

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