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Nascondevano droga in casa
Arrestati quattro marocchini

I  carabinieri di Legnago che hanno effettuato l’arresto a Porto
I carabinieri di Legnago che hanno effettuato l’arresto a Porto
I  carabinieri di Legnago che hanno effettuato l’arresto a Porto
I carabinieri di Legnago che hanno effettuato l’arresto a Porto

Nascondevano in una vecchia casa a schiera alla periferia di Porto cocaina e hashish. Oltre un etto di droga occultata in un secchio colmo di sabbia. A smascherare i traffici illeciti di quattro cittadini marocchini, uno dei quali tra l’altro appena uscito dal carcere, è stata un’operazione eseguita nella notte tra martedì e mercoledì scorsi dai carabinieri della stazione di Legnago. I quali, nell’ambito degli abituali servizi preventivi predisposti sul territorio dal capitano Lucio De Angelis, hanno arrestato in flagranza i nordafricani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Erano da poco passate le tre quando gli uomini del maresciallo maggiore Luigi Mura hanno fatto irruzione nell’abitazione occupata dai magrebini, in via Padana Inferiore est. A quell’ora, i quattro occupanti - T.A., 43 anni, B.A., 45 anni, S.M., 41 anni, operaio come i primi due ed attualmente affidato in prova ai servizi sociali, e T.T., 19 anni, l’unico nullafacente e clandestino del gruppo - stavano ancora dormendo. Pertanto, alla vista degli otto carabinieri che fino all’alba hanno setacciato il rustico, non hanno avuto scappatoie. Nel corso del controllo, sono stati rinvenuti 10 grammi di cocaina, già pronta da spacciare, ed altri 100 grammi di hashish, metà dei quali ripartiti in dosi. Oltre ad un bilancino di precisione e al kit per confezionare la droga. Tutto materiale che è stato sequestrato mentre i quattro marocchini venivano trasferiti nella caserma di San Pietro per essere fotosegnalati. Quindi, su disposizione del pm di turno, la dottoressa Giulia Labia, sono stati portati nel carcere di Montorio, dove ieri il giudice Raffaele Ferraro ne ha convalidato l’arresto per poi rimetterli in libertà.

Un altro grammo di cocaina è stato invece recuperato, l’altra mattina sempre a Porto, dai carabinieri del Nucleo operativo e Radiomobile impegnati in un concitato controllo nel corso del quale due militari hanno rimediato anche lesioni di lieve entità. A gettarlo dal finestrino della sua Volkswagen Golf era stato poco prima M.B., un pregiudicato marocchino di 43 anni intercettato in via Bixio. Alla vista dei militari, l’uomo ha accelerato nel tentativo di defilarsi. Ma la sua manovra ha insospettito gli uomini del luogotenente Mauro Tenani. I quali l’hanno inseguito e fermato in via Principe Umberto. Una volta sceso, il 43enne ha cercato di fuggire a piedi colpendo i carabinieri con gomitate e spintoni. Ma è stato subito bloccato ed arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, ieri B.M. è comparso davanti al giudice Paola Vacca, che ne ha convalidato l’arresto e lo ha rimesso in libertà in attesa dell’udienza rinviata al 23 novembre. Intanto, B.M. dovrà sottostare all’obbligo trisettimanale di firma nella caserma di Legnago.

Stefano Nicoli

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