A Pressana è nata una fondazione che lavorerà al servizio di anziani e disabili. La presentazione della nuova realtà, che ha ottenuto il riconoscimento regionale lo scorso dicembre e che ora sta per partire con i primi servizi, è avvenuta ieri mattina a Verona. «La fondazione Onorato Fabiani», ha spiegato Piero Scarato, che la presiede, «è stata costituita nel suo testamento da Hilda De Grandi, possidente molto nota in paese per la generosità e la riservatezza che hanno sempre contraddistinto la sua vita. La signorina, com’era chiamata da tutti a Pressana, è morta nell'ottobre del 2013 destinando buona parte dei suoi beni (tra capitale, terreni agricoli ed immobili si parla di un valore di circa 4 milioni di euro, ndr) alla creazione di una fondazione finalizzata a dare assistenza ai disabili ed agli anziani bisognosi di aiuto».
Da allora, quindi, le persone indicate come membri della fondazione - oltre al presidente, che è un suo familiare, l'attuale sindaco del paese Stefano Marzotto, il parroco pro tempore, incarico rivestito ora da don Luciano Mezzasette, e il commercialista Stefano De Grandi – hanno lavorato per concretizzare le volontà della «signorina». Compresa quella di intitolare la fondazione ad Onorato Fabiani: il nonno materno di Hilda De Grandi, scomparso nel 1946, che, oltre ad essere un agricoltore che ha ottenuto vari riconoscimenti per la sua attività, donò i terreni sui quali è stata costruita la chiesa del paese.
«La fondazione, che ha sede in una corte agricola situata in via Carbon, a ridosso del centro abitato, e che diventerà raggiungibile in sicurezza a piedi grazie alla realizzazione di un marciapiede per il quale la Onorato Fabiani ha donato un terreno al Comune, sta per partire con le prime attività», ha annunciato il presidente. «La prima iniziativa sarà rivolta agli anziani», ha spiegato Marzotto. «Si tratta di un progetto volto a far sì che le persone che sono comunque in qualche misura autosufficienti possano rimanere a vivere a casa loro, potendo contare su un aiuto superiore a quello che può essere loro garantito attualmente. Se per questo dovremo confrontarci e collaborare con le istituzioni, ora intendiamo partire con l'erogazione di contributi alle famiglie per arrivare, nel giro di 6-12 mesi, a creare un nostro servizio, magari tramite una cooperativa». «La fondazione», ha concluso Scarato, «intende comunque anche sfruttare le strutture di cui dispone per creare una fattoria sociale, nella quale effettuare attività agricole rivolte a giovani con disabilità. Per fare questo è necessario prima ristrutturare i fabbricati, che verranno usati sia a scopi operativi che per l’ospitalità.». LU.FI.