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Donna in rianimazione

Nadejda in fin
di vita, rilasciato
il fidanzato

I carabinieri di Legnago indagano (Dienne)
I carabinieri di Legnago indagano (Dienne)
I carabinieri di Legnago indagano (Dienne)
I carabinieri di Legnago indagano (Dienne)

E' ancora ricoverata in condizioni disperate, nel reparto di Rianimazione dell'ospedale di Legnago, Nadejda Babcinscaia, la bracciante moldava di 30 anni, che domenica notte si era procurata lesioni gravissime al capo lanciandosi dall'auto in corsa guidata dal suo compagno al culmine di un'accesa discussione. La giovane, assistita dalla madre con cui viveva nel quartiere di Porto, è tenuta in vita artificialmente da una macchina e al momento non ci sono le condizioni per dichiararne la morte cerebrale. I parenti della ragazza, mamma di una bambina di otto anni, hanno comunque già manifestato ai medici la volontà di donare gli organi della trentenne. 
Intanto, sul fronte investigativo continuano le indagini per eliminare anche il minimo dubbio che si sia trattato effettivamente di un incidente e che quindi il 45enne che si trovava con lei non abbia alcuna responsabilità su quanto accaduto. Una versione che, per tutta la giornata di ieri, l'uomo ha continuato a ripetere ai carabinieri di Legnago nel lungo interrogatorio a cui è stato sottoposto. Il cittadino marocchino, senza fissa dimora, che Nadejda frequentava da qualche mese, è stato nel frattempo rilasciato.
 
 

Stefano Nicoli

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