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Muore Furlani di Simem azienda creata dal nulla

L’imprenditore Piero Furlani tra i figli Michele e Federico
L’imprenditore Piero Furlani tra i figli Michele e Federico
L’imprenditore Piero Furlani tra i figli Michele e Federico
L’imprenditore Piero Furlani tra i figli Michele e Federico

Francesco Scuderi La Bassa veronese piange la morte di Piero Furlani, presidente di Simem e storico industriale della pianura. Furlani, 87 anni, è deceduto l’altro ieri all’ospedale di Legnago dov’era ricoverato a seguito di una ricaduta nella malattia contro cui combatteva da tempo. Ieri è stata una giornata di dolore per i circa 300 dipendenti, 140 in Italia, dell’azienda specializzata nella realizzazione di impianti per costruzioni edili. Con una mail, i figli Federico e Michele, amministratori delegati dell’azienda, hanno comunicato la triste notizia al personale. «Il 6 dicembre, il nostro amato presidente Piero Furlani ha intrapreso la via del Cielo!», hanno scritto i figli, per poi aggiungere che «da anni combatteva tenacemente, senza però demordere mai, dall’impegno di seguire quotidianamente le attività dell’azienda. Per quasi 55 anni ha insegnato a chiunque lavorasse con lui che l’impegno e la responsabilità permettono di superare qualsiasi sfida e difficoltà». Furlani è stato un industriale che partendo dal nulla riuscì a creare una grande industria. A metà anni ’50 iniziò a costruire le prime betoniere; allora gli uffici erano in via Scuderlando a Verona, mentre lo stabilimento era in viale Ungheria a Minerbe. «Per me è stato come un padre», dice Roberto Coppiello, suo storico collaboratore, «ricordo quando da piccolo giocavo nel suo cortile, a 8 anni mi faceva salire sulle sue ginocchia e mi portava a guidare il trattore in campagna». Sudore e fatica, portarono alla nascita di varie aziende, fino ad arrivare nel 1963 a creare Simem, quella che lui stesso definiva «il quarto figlio» dopo i tre figli avuti dalla moglie Angelica: Nicoletta, Federico e Michele. A Minerbe, e non solo, la famiglia Furlani è stimata per il grande aiuto dato alle persone e alle associazioni. Furlani è stato consigliere comunale, era scritto al Lions e nei primi anni del 2000 guidò i Piccoli industriali del Basso veronese. «Era una grande persona, dotato di una forte umanità», dice Valerio Sperandio, presidente del gruppo ciclistico amatoriale Fcm Furlani, da 40 anni sostenuto dall’azienda. «Nel logo di Simem», confida Sperandio, «Furlani mi aveva rivelato che l’aquila rappresentava la forza dell’azienda che aggrediva il mercato con i propri artigli». Anche il sindaco Andrea Girardi, che per 5 anni ha lavorato in Simem, ricorda il presidente. «È stato uno dei padri fondatori della moderna economia di Minerbe. A lui va il ringraziamento mio e di tante generazioni di concittadini che lavorando per la sua azienda hanno garantito il sostentamento per le loro famiglie». I funerali si terranno domani, alle 10.30, nella chiesa del capoluogo. •

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