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Minacce e danni al furgone Preso di mira un florovivaista

Il furgone del «Kenzia Garden» danneggiato a RoncoferraroLa lettera minatoria ricevuta dal florovivaista di Bonferraro
Il furgone del «Kenzia Garden» danneggiato a RoncoferraroLa lettera minatoria ricevuta dal florovivaista di Bonferraro
Il furgone del «Kenzia Garden» danneggiato a RoncoferraroLa lettera minatoria ricevuta dal florovivaista di Bonferraro
Il furgone del «Kenzia Garden» danneggiato a RoncoferraroLa lettera minatoria ricevuta dal florovivaista di Bonferraro

Alcuni mesi fa ricevette una lettera anonima contenente minacce inerenti la sua attività commerciale. Una lettera che gli fece raggelare il sangue e che si concludeva con un’intimidazione bell’e buona, che non lasciava spazio ad altre interpretazioni: «All’occhio…». Da allora sono passate le settimane ed ormai quell’«avviso» inquietante era stato dimenticato. Fino a qualche giorno fa quando alle parole sono seguiti puntualmente i fatti: un furgone pubblicitario della ditta è stato danneggiato da ignoti, che hanno sfondato i due fanali anteriori. Vittima di questa vicenda da brividi, con pochissimi precedenti nella Bassa, è Enrico Lombardi, un florovivaista titolare del «Kenzia Garden», che ha sede a Bonferraro, alle porte del paese, con serre produttive e punto vendita che si affacciano sulla strada regionale 10. Il commerciante, come ormai è solito fare da parecchio tempo, per pubblicizzare la sua attività utilizza un furgone-vela, con dei grandi cartelloni colorati appesi ai lati, che sposta di volta in volta sulle piazze dei paesi limitrofi, sia del Veronese che della vicina provincia di Mantova. Nei giorni scorsi, Lombardi è andato a riprendersi il furgone-vela parcheggiato in centro a Roncoferraro, un piccolo centro del Mantovano situato ad una decina di chilometri da Bonferraro, e lo ha trovato con entrambi i fanali sfondati. Il florovivaista ha subito collegato il fatto alla lettera anonima, dal chiaro tenore minatorio, ricevuta a casa quattro mesi fa. «Lo scorso mese di ottobre», riferisce ancora scosso il commerciante, «ricevetti una busta scritta a mano, con timbro postale di Verona, contenente un biglietto, anch’esso scritto a mano. All’interno c’era una frase angosciante: Non rompete i c……i con il vostro furgone negli altri paesi. Lasciate lavorare la gente, all’occhio, quest'ultima frase in stampatello maiuscolo». «Insomma», osserva Lombardi, «la lettera aveva tutte le caratteristiche di una minaccia o almeno di un avvertimento. E, visto ciò che mi è appena accaduto a Roncoferraro, penso che l’autore sia passato dalle parole ai fatti». Già quando ricevette la lettera anonima, il florovivaista presentò denuncia ai carabinieri di Nogara. Ora l’ha ripresentata a quelli della stazione di Roncoferraro, ritenendo che ci sia un nesso tra la missiva di ottobre e il danneggiamento del suo furgone. «Non ci sentiamo né intimiditi né impauriti da queste minacce», aggiunge Lombardi, «continueremo con il nostro lavoro augurandoci che le forze dell’ordine scoprano i responsabili». Non è la prima volta che il «Kenzia Garden» viene preso di mira. Nel marzo dello scorso anno, l’azienda florovivaistica venne svaligiata nottetempo dai ladri. In quell’occasione, la banda rubò un furgone e un autocarro custoditi nei magazzini che si affacciano sulla strada regionale 10. A distanza di alcuni mesi, i due mezzi vennero ritrovati dall’Arma. Gli inquirenti stanno ora valutando se tra quello strano furto, la lettera anonima e il successivo danneggiamento del furgone-vela ci sia un collegamento. E se dietro ai tre episodi si nasconda la stessa mano. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Lino Fontana

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