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Mela e pera, una festa funestata dalla cimice

Pere e mele alla festa di Tombazosana
Pere e mele alla festa di Tombazosana
Pere e mele alla festa di Tombazosana
Pere e mele alla festa di Tombazosana

L’amministrazione comunale non demorde dall’organizzare la trentanovesima edizione della Festa della mela e della pera a Tombazosana, da questo venerdì a lunedì primo ottobre, nonostante i produttori locali inanellino l’ennesima stagione di segno negativo. Stavolta la principale imputata è la cimice asiatica, che nel basso veronese non ha attaccato solo la soia e altre colture cerealicole, ma anche i frutteti. «Chi non ha protetto le piantagioni con le reti integrali, quest’anno è stato vessato dalla cimice asiatica», dice l’assessore all’Agricoltura Elisa Leonardi, «questo è stato l’anno in cui la cimice ha invaso in modo massiccio le colture di questa zona. Per debellare la cimice non ci sono al momento altri trattamenti che proteggere i frutteti con le reti integrali, ma questo tipo di impianti costa molto». «Il caldo estivo ha poi cotto letteralmente le primizie, per quel che concerne le mele, come le varietà Gala, ma anche le Golden e le Granny Smith hanno patito le temperature torride», aggiunge Leonardi, «i frutticoltori che sono riusciti a proteggersi dalla cimice asiatica, hanno dovuto fare un’attenta selezione del prodotto, per arrivare a ottenere una qualità elevata. Ma anche chi ha prodotto mele di qualità, comunque, non è riuscito a spuntare prezzi sufficienti a coprire le spese vive, perché questi rimangono troppo bassi anche per i prodotti di qualità migliore». «I frutti biologici hanno più mercato, ma i commercianti cercano comunque la qualità anche nel biologico per pagarli decentemente», fa sapere l’assessore, «un po’ meglio è andata per le pere. Delle pere William e altre varietà c’è stata richiesta, ma comunque i costi di produzione non arrivano ad essere coperti dai prezzi imposti dai commercianti». C’è anche chi ha atteso a vendere le partite di frutta fino all’ultimo, sperando di spuntare on questa strategia qualcosa in più. Strategia errata, perché con l’arrivo della produzione di mele e pere dall’estero si è trovato con un pugno di mosche in mano. Con questi presupposti, non esattamente rosei, venerdì le autorità locali, con in testa il sindaco Moreno Boninsegna e ospite il presidente della Provincia, Antonio Pastorello, alle 20 alle vecchie scuole della frazione di Tomba, taglieranno il nastro della mostra dedicata a mele e pere, allestita nella palestra. Dopo la cerimonia, esperti parleranno di problemi e temi relativi al settore agricolo. Sabato la manifestazione proseguirà alle 10 con la Festa dei Nonni: ci sarà un intrattenimento musicale e folkloristico, con canti, poesie e storielle dei tempi del filò a cura di artisti locali, sempre nell’ex scuola. A mezzogiorno pranzo per i nonni allo stand della fiera, con menù a prezzo fisso 10 euro. Al campo della fiera alle 19,30 è prevista l’esibizione della scuola di ballo Team Lady Susy. Dalle 20,30 serata danzante con Musica Wiva. Domenica la festa riprenderà alle 7,30, con il ritrovo dei partecipanti alla podistica non competitiva lungo le strade di Ronco. A mezzogiorno verrà servito il pranzo a podisti e simpatizzanti: menù a prezzo fisso 10 euro. Dal pomeriggio «Tra pomi e peri... senza pensieri»: alle 17.30 nel giardino della scuola la compagnia Arte in parte proporrà la commedia brillante «Fratelli Speranza». Alle 19,30 stand gastronomico; alle 20,30 suoneranno Rossella Ferrari e i Casanova. Lunedì 1 ottobre la festa della mela e della pera si concluderà al campo della fiera alle 20,30 con la sfilata di moda sotto le stelle. Specialità della cucina, aperta tutte le sere, saranno il risotto con mele, speck e Monte veronese e il filetto di maiale alle mele. •

Zeno Martini

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