<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

Mega fotovoltaico
Il Comune in gara

Il grandissimo impianto fotovoltaico abbandonato nel 2011 ora va a gara
Il grandissimo impianto fotovoltaico abbandonato nel 2011 ora va a gara
Il grandissimo impianto fotovoltaico abbandonato nel 2011 ora va a gara
Il grandissimo impianto fotovoltaico abbandonato nel 2011 ora va a gara

Si profila finalmente una soluzione per l’ormai annosa questione dell’impianto fotovoltaico che, dal 2011, si trova sui lotti comunali nell’area della zona artigianale chiamata «Torrano». A seguito del fallimento della ditta «Energhia Srl», che avrebbe dovuto gestire l’impianto per 20 anni facendo incassare al Comune oltre 70mila euro annui, il curatore fallimentare ha deciso di indire una gara per l’acquisto dei pannelli fotovoltaici. Ed ora, ad acquisirli, risolvendo quindi una situazione che si trascina da molto tempo, potrebbe essere proprio il Comune di Terrazzo.

A darne l’annuncio, nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, è stato il sindaco Simone Zamboni che ha spiegato di «avere buone ragioni per credere di essere in grado di portare a termine l’operazione, grazie ad un acquisto che potrebbe avere una dilazione in 5 o in 6 anni. Di questi, solo il primo risulterebbe più pesante per le nostre casse, in quanto poi ci si autofinanzierebbe con i contributi del Gse. Inoltre», ha proseguito il primo cittadino, «bisogna tener conto che dal 2011 fino al fallimento di Energhia, il Comune ha incassato più di 280 mila euro».

In base a quanto stimato dai periti, l’impianto avrebbe un prezzo di circa 480 mila, ma a stabilirne la congruità sarà l’Agenzia del Demanio. La gara andrà prima al rialzo e, successivamente, al ribasso. Il primo cittadino ha poi precisato che in base ad una stima curata da un perito, l’impianto fotovoltaico, nei prossimi 14 anni, potrebbe portare ad un guadagno di ben due milioni di euro. «Naturalmente», ha rimarcato Zamboni, «prima di avviarci verso una decisione simile, abbiamo bisogno dell’appoggio del Consiglio comunale. Noi crediamo che valga almeno la pena di tentare. Se non saremo noi a vincere la gara ma qualche ditta, questa dovrà comunque garantire l’arrivo dei 70 mila euro all’anno nelle casse comunali. Se invece non subentrasse nessuno, al Comune spetterebbe comunque il diritto di rientrare in possesso dei lotti sui quali è stato costruito l’impianto».

Parecchie perplessità sull’argomento ed un voto contrario sono arrivati dal consigliere di minoranza Fabrizio Ziviani di «Strade Nuove con Ziviani», fratello dell’ex sindaco Mauro, assente alla seduta, così come l’altro consigliere d’opposizione Riccardo Saggioro. «Sinceramente non so come il Comune potrà sostenere una spesa simile», ha detto Ziviani, ricordando anche il furto di diversi pannelli. «Ho molti dubbi anche sulla capacità del Comune di assolvere tutti gli adempimenti connessi all’impianto e al sostegno dei relativi costi, compreso quello di smaltimento dei pannelli. Mi pare quindi un investimento azzardato».

Elisabetta Papa

Suggerimenti