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Maxi bonifica dell’eternit
Avviato il censimento
su tutti gli edifici privati

Tetto in eternit:  a Ronco è iniziato  il censimento di tutti gli edifici
Tetto in eternit: a Ronco è iniziato il censimento di tutti gli edifici
Tetto in eternit:  a Ronco è iniziato  il censimento di tutti gli edifici
Tetto in eternit: a Ronco è iniziato il censimento di tutti gli edifici

Il Comune di Ronco mette al bando l’amianto. L’amministrazione del sindaco Moreno Boninsegna ha avviato nei giorni scorsi il censimento di tutti gli immobili privati con coperture e rivestimenti in eternit. A questo riguardo, è stata spedita ai proprietari degli edifici del paese una comunicazione per invitarli ad effettuare una verifica, in modo da poter svolgere i relativi controlli e definire la quantità di amianto presente sul territorio. Ricordiamo che l'eternit era un materiale molto usato nell’edilizia fino agli anni Ottanta del Novecento, ma che è risultato essere molto pericoloso e cancerogeno, soprattutto se vetusto e se si trova in precarie condizioni. L'eternit veniva impiegato per rivestire capannoni e tetti di edifici, case, uffici e magazzini agricoli, nonché strutture per la zootecnia negli allevamenti ed opifici dove tutt'oggi vi lavorano all'interno dipendenti, come officine, laboratori artigianali ed esercizi commerciali. «Lo scopo del censimento», spiega il sindaco Moreno Boninsegna, «è quello di avere il polso della situazione, ossia arrivare a stabilire la quantità di eternit presente sul territorio per poi riuscire a fare un bilancio sull'amianto che bisogna rimuovere subito, ovvero entro l'anno, su quello di cui è possibile programmare lo smaltimento nell'arco di due - tre anni e su quello che non dà problemi e può rimanere anche lì dove si trova». L’intervento si concluderà comunque nel giro di cinque anni. «Per riuscire a fare il censimento e la successiva bonifica», afferma l'assessore all'Ecologia e alle Attività produttive Elisa Leonardi, «è necessario compilare la scheda inviata a casa con la lettera accompagnatoria, che va restituita all'ufficio tecnico comunale. Per questo, auspichiamo la collaborazione di tutti i cittadini». «Al momento, è richiesta solo la verifica sulla presenza e sullo stato dell'amianto», precisa Leonardi, «per passare poi a programmare, quando si potrà, la rimozione dell'eternit. Alcuni hanno già presentato la scheda in municipio, denunciando che sugli immobili di proprietà c'è amianto, mentre altri stanno facendo fare la verifica da un tecnico autorizzato riguardo la presenza o meno di questo materiale nocivo». «Il censimento viene avviato a tutela della salute pubblica», conclude l'assessore all'Ambiente, «ma anche a salvaguardia dei proprietari stessi, perché potrebbero essere oggetto di denuncia da parte di vicini e confinanti, circa il rischio di essere contaminati dal laterocemento che contiene amianto e che, se si sgretola, può essere respirato e diventare dannoso. Dunque, prima di incorrere in procedimenti legali e sanzioni, meglio provvedere ad eliminarlo».

«Chi non presenterà la comunicazione all'ufficio tecnico comunale entro i tempi previsti», avverte il sindaco, «costringerà il Comune ad intervenire direttamente con i propri tecnici incaricati, in particolare nelle strutture che si trovano maggiormente in stato di degrado, che sono pericolose e che possono creare perciò problemi alla salute pubblica. Per questo stiamo anche procedendo ad un'analisi dei siti maggiormente sensibili, dove vi sono maggiori concentrazioni di amianto». L'assessore Leonardi, il sindaco e gli uffici comunali sono a disposizione per fornire chiarimenti in proposito.

Zeno Martini

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