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Massaggi hard
Chiuso il centro
benessere «Luna»

Il centro benessere «Luna» a San Pietro è sotto sequestro DIENNE FOTO
Il centro benessere «Luna» a San Pietro è sotto sequestro DIENNE FOTO
Il centro benessere «Luna» a San Pietro è sotto sequestro DIENNE FOTO
Il centro benessere «Luna» a San Pietro è sotto sequestro DIENNE FOTO

«Vada pure di là ed inizi a spogliarsi tutto». Con questa frase sono stati accolti, nei giorni scorsi, due carabinieri della stazione di Cerea, comandata dal maresciallo Sabatino Ramolo, entrati nel centro benessere «Luna», in via Caracciolo 5 a San Pietro di Morubio per, ufficiosamente, farsi dei massaggi. Arrivate la massaggiatrici, dalla terapia alla pratica bastava un niente. Insomma, per dirla tutta, il massaggio poteva trasformarsi, con poche parole di accordo, in una prestazione sessuale a tutti gli effetti. Così hanno verificato dal vivo i carabinieri, come hanno accertato che il centro «Luna» non era affatto ciò che reclamava di essere e le donne che vi lavoravano all’interno, tre belle orientali dai 30 ai 40 anni, non erano delle semplici professioniste del relax e dello scioglimento dei muscoli contratti ma, all’occasione, si concedevano in cambio di tariffe che erano, a leggere i commenti online dei clienti, tutti con pseudonimo ovviamente, non proprio economiche.

Ma torniamo ai carabinieri entrati al «Luna» a chiedere il massaggio. I militari sono stati fatti accomodare ognuno in una stanza con un lettino e gli sono stati forniti gli slip usa e getta che vengono offerti in questi casi. Ma, una volta ben stesi, e verificato che le donne potevano andare ben oltre le pressioni sul corpo, hanno fatto entrare i due colleghi che erano all’esterno, in divisa d’ordinanza. Un blitz che è arrivato dopo giorni di controlli, appostamenti ed indagini, con la partecipazione dei Nas di Padova, che si sono concluse con il rischio di denuncia, per la direttrice tecnica e per i due titolari, succedutosi l’uno a distanza di un giorno dall’altro, per sfruttamento della prostituzione.

Per ora, però, il centro è sotto sequestro amministrativo perché, alle verifiche non era presente la responsabile del centro benessere, ovvero la direttrice tecnica, necessaria perché un luogo siffatto possa considerarsi «centro benessere». Le indagini, comunque, continueranno perché a quanto pare il titolare dell’esercizio, C.C., di nazionalità cinese ma residente ad Adria, Rovigo, è stato allertato di occhi indiscreti attorno al «Luna» e, detto fatto, dopo neanche 24 ore ha passato di mano il negozio a M.S., cinese, di Arezzo, forse ignaro di tutto.

Nei guai anche colei che si è registrata come direttrice tecnica dell’impresa commerciale, M.S.R., 45 anni, anch’essa orientale, residente a Cittadella, Padova.

Difficile capire come questo tipo di centri massaggi a luci rosse pensino di passare inosservati, pur trovandosi spesso proprio in paesi - dove, per altro, si fa più evidente il via vai di clienti - e in zone abbastanza defilate, se poi il battage via internet che fanno per pubblicizzarsi è tutt’altro che «sanitario» e casto. Bastano pochi clic infatti per arrivare agli annunci del «Luna» con allegate foto sexy e ammiccamenti di «nuovi arrivi», dove per quest’ultimi si intendono nuove ragazze, non precisamente elogiate per le capacità professionali nell’eseguire i vari massaggi, come quello molto in voga, il «thai», ad esempio.

Tra i clienti, per altro, girava, forse per una voce messa in giro ad arte, la notizia che al «Luna» vi fosse una bella brasiliana, che nessuno ha mai visto. Intanto chi fosse capitato qualche giorno fa avrebbe trovato i carabinieri. Fine del «sogno thai».D.A.

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