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Nella Bassa

Macellazione abusiva,
famiglia multata
e montoni sequestrati

Nella Bassa
Un montone pronto per la macellazione
Un montone pronto per la macellazione
Un montone pronto per la macellazione
Un montone pronto per la macellazione

Si è conclusa ieri la cosiddetta Festa del Sacrificio, la seconda ricorrenza più importante per l’Islam, dopo il Ramadan. Durante i quattro giorni della festa, i musulmani sono soliti sacrificare un agnello o un montone per ricordare il sacrificio di Abramo, al quale Dio chiese di uccidere e offrire in dono il figlio Isacco, ma poi lo fermò «accontentandosi» dell’offerta di un montone. 

Nei paesi musulmani l’uccisione dell’agnello avviene in famiglia, mentre in Italia non è permesso. È possibile però effettuare la macellazione rituale nei macelli autorizzati. 

Ma in via Strà, ai confini fra Cologna e Veronella, nel cortile retrostante una vecchia casa di campagna, poco dopo mezzogiorno, un trentottenne di nazionalità marocchina, assistito dai componenti di un’altra famiglia nordafricana, aveva provveduto a sgozzare due montoni e li stava preparando per il successivo taglio e cottura.

I vicini di casa dell’uomo tuttavia si sono accorti di quanto stava accadendo e hanno avvertito i carabinieri. I militari sono intervenuti e hanno contestato la macellazione abusiva, ovvero avvenuta fuori dai centri di macellazione autorizzati.  I carabinieri hanno dunque sequestrato i due capi e applicato una sanzione pecuniaria di 3.098 euro. Da quello che si è saputo, il responsabile si sarebbe difeso affermando che non conosceva il divieto imposto dalla legge italiana

Paola Bosaro

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