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Luce e corrente a spese dell’Enel: denunciati

I carabinieri della stazione di Castagnaro impegnati nel controllo
I carabinieri della stazione di Castagnaro impegnati nel controllo
I carabinieri della stazione di Castagnaro impegnati nel controllo
I carabinieri della stazione di Castagnaro impegnati nel controllo

Il contratto con l’Enel per la fornitura di energia elettrica risultava cessato dal febbraio del 2016 per morosità. Eppure, come per incanto, in quella vecchia casa a schiera affacciata su via Olmetto, nella prima periferia di Villa Bartolomea, al calar del sole si accendevano regolarmente le luci. E questo malgrado l’abitazione risultasse disabitata da tempo. Ma non solo. Sul tetto dello stabile, di proprietà di un cittadino marocchino, erano spuntate da qualche mese anche due parabole satellitari. Una situazione alquanto strana, che ha insospettito i carabinieri della stazione di Castagnaro. I quali, dopo ripetuti controlli notturni e una serie di riscontri mirati con il servizio elettrico nazionale per appurare se vi fossero utenze intestate, hanno deciso di entrare in azione. Risolvendo così il mistero di quella casa rurale che si illuminava puntualmente non appena faceva buio. E non si trattava certo di fantasmi e nemmeno di un guasto, come hanno potuto appurare ieri mattina gli uomini del maresciallo capo Massimo Previtali nel corso di un’irruzione coordinata dal capitano Lucio De Angelis.

All’interno del rustico sono stati trovati cinque cittadini marocchini, il proprietario e quattro connazionali sconosciuti all’anagrafe comunale di età compresa tra i 25 e i 40 anni, che avevano manomesso il contatore per assicurarsi la fornitura gratuita di energia in tutte le stanze. Tanto che nell’abitazione c’erano un paio di televisioni accese sui loro canali nazionali e telefoni cellulari in carica. Un furto in piena regola, verificato più tardi anche dai tecnici dell’Enel che hanno effettuato un sopralluogo nella casa di via Olmetto riscontrando la manomissione. E confermando quindi i sospetti nutriti dai militari, che hanno provveduto a denunciare a piede libero i cinque occupanti per furto aggravato di energia. Per uno degli «inquilini», non in regola con i permessi di soggiorno, si sono aggiunti poi un’altra denuncia e l’ordine a presentarsi in Questura a Verona. A quest’ultimo riguardo, il proprietario è stato denunciato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per lui i guai non si limiteranno al piano giudiziario: l’uomo dovrà infatti mettere mano anche al portafoglio per pagare cinque sanzioni, da 400 euro ciascuna, per aver omesso di comunicare la presenza delle persone a cui dava ospitalità.

Stefano Nicoli

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