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La tragedia delle foibe in un monologo a teatro

Un monologo teatrale per non dimenticare il dramma delle foibe, le cavità naturali del Carso dove, durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato Dopoguerra, i Comitati popolari di liberazione jugoslavi gettarono circa 11 mila persone tra italiani, tedeschi e slavi contrari a Tito. «Trieste…per non dimenticare» è il titolo dello spettacolo teatrale di oggi, alle 20.45, al teatro parrocchiale di Bonavigo, portato in scena da Matteo Mirandola, accompagnato dalla violoncellista Alessandra Lunghi. La tragedia delle foibe fu un vero e proprio massacro di massa, una violenza di stato perpetrata da Tito contro i nemici della Jugoslavia, ad iniziare dall’eliminazione della popolazione italiana, un odio che trovava origine nelle secolari dispute territoriali tra italiani e slavi. Una ferocia che può essere vista come una vendetta contro fascisti, nazisti e tutti coloro che erano contrari al regime del dittatore. Nel dopoguerra la vicenda cadde nell’oblio e tornò alla ribalta nei primi anni ’90, con la fine della guerra fredda. Nel 2004 venne istituito il «Giorno del ricordo», il 10 febbraio, ricorrenza nazionale che ricorda le foibe e l’esodo giuliano-dalmata. L’evento è organizzato da Pro Loco con Comune, associazione combattenti e reduci e alpini. Ingresso libero. •

L.B.

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