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La mensa dell’amicizia
compie il secondo anno

La distribuzione dei pasti alla «Mensa dell’amicizia»
La distribuzione dei pasti alla «Mensa dell’amicizia»
La distribuzione dei pasti alla «Mensa dell’amicizia»
La distribuzione dei pasti alla «Mensa dell’amicizia»

Compie due anni la «Mensa dell'amicizia» di Ronco, che garantisce un pasto caldo a chi non ha la possibilità di pagarselo o di prepararselo autonomamente. Partita nella primavera del 2014 su iniziativa dell’associazione SolidariaMente, «Aggiungi un posto a tavola», come è stata ribattezzata, ha distribuito finora oltre 7.500 pasti. All’inizio si trattava solo di un piatto di pasta al pomodoro e di un panino. Ma con il passare del tempo, grazie alla generosità di aziende agricole, privati ed attività commerciali del paese, il menù si è arricchito, servendo spesso anche il secondo, il contorno, il dolce e la frutta.

La «Mensa dell’amicizia» ha visto sedersi alle proprie tavole in questi 24 mesi, oltre ai commensali per la quale è nata, anche i bambini delle scuole materne, gli ospiti di «Casa don Girelli», sindaco, assessori e cittadini che hanno voluto testimoniare, con la loro presenza, la vicinanza al progetto e agli ospiti, che sono sia italiani che stranieri. Inoltre, la mensa ha ampliato il suo campo d’intervento, attivando d'intesa con l'Ulss 21 di Legnago e il Servizio Integrazione Lavorativa (Sil), un progetto per favorire l’inserimento lavorativo e sociale di persone svantaggiate, proprio attraverso il servizio svolto in mensa. La quale non si trova più alla baita degli alpini, dov'era sorta, ma nei locali sottostanti la chiesa parrocchiale. «L’iniziativa è nata per far fronte ad un bisogno reale, che ha visto anche nel nostro paese diverse persone faticare per mettere insieme il pranzo con la cena», ricorda Davide Vesentini, presidente di SolidariaMente e vicesindaco.

«Aggiungi un posto a tavola», aggiunge, «è stata strutturata per includere il più possibile chi è in difficoltà, abbattendo in questo modo le barriere della vergogna, del senso di colpa e del pregiudizio, perché chi si siede alla nostra tavola, oltre ad un piatto di pasta, cerca tante volte anche una parola di sostegno e di conforto», sottolinea Vesentini. «Si è formata così una comunità fatta di relazioni e di solidarietà, nel segno della carità e dell'attenzione verso gli altri». «Un grazie lo rivolgo al parroco, don Daniele Cottini, per l’aiuto che ci ha dato nel strutturare ed accogliere la mensa negli spazi parrocchiali», riprende a dire il presidente, «agli alpini e a tutti i volontari». SolidariaMente festeggerà il secondo anno di attività, oggi, alle 12, al circolo Noi, con un pranzo assieme a volontari, ospiti ed amici della mensa.

Zeno Martini

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