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La disabilità non va in vacanza
Accavolante è aperto in agosto

Nuove attività estive al centro Accavolante DIENNE FOTO
Nuove attività estive al centro Accavolante DIENNE FOTO
Nuove attività estive al centro Accavolante DIENNE FOTO
Nuove attività estive al centro Accavolante DIENNE FOTO

Il centro per minori con disabilità Accavolante di San Pietro di Morubio, unico nel Veneto, apre le porte anche d’estate. La struttura creata dall’Ulss 21 vent'anni fa per bambini e ragazzi con handicap gravi e gravissimi, da quest’anno resterà aperta, anche se in forma particolare, anche ad agosto. Tutto questo grazie ad un rapporto virtuoso fra istituzioni sanitarie e famiglie. Accavolante, d’altro canto, è, sin dalla sua nascita, una struttura particolare. «Questa realtà», spiegano l’assistente sociale Nicoletta Chiavegato e l’educatrice Tiziana Rossignoli, «è stata pensata per dare un servizio che mancava». «Sino ad oggi», precisa Franco Moretto, direttore dei servizi sociali dell’Ulss 21, «da qui è passato un centinaio di bambini e ragazzi. Attualmente in centro è frequentanto da 27 ragazzi, con età fra i 5 ed i 18 anni e patologie diverse, anche se circa la metà hanno diagnosi che rientrano nello spettro autistico».

Se lo stesso Moretto parla del centro - che ora si trova a fianco della fondazione Gobetti ma che sino a due anni fa era ad Angiari - come di una struttura «che dovrebbe costituire un motivo di orgoglio per il territorio», ora l’associazione dei genitori che collabora con la struttura - l’onlus con sede ad Angiari «La quercia e il germoglio» - annuncia una nuova iniziativa. «Si tratta di un’attività diurna che si svolgerà in un mese, quello di agosto, in cui solitamente tutte le strutture sono chiuse», spiega la presidente del sodalizio Alessandra Dal Degan. «Eppure anche in agosto servono servizi, in modo da poter garantire un sollievo alle famiglie che hanno figli con disabilità», aggiunge, «Per questo abbiamo pensato di mettere in piedi un’iniziativa che verrà gestita sia da operatori specializzati che da volontari (il resto dell’anno il personale è fatto di dipendenti dell’Ulss e della cooperativa Codess, ndr) e che avrà un carattere ludico e ricreativo, oltre che di assistenza».

Nei locali dell'Accavolante, insomma, questa estate le attività non si fermeranno. E si tratta di attività che, nella loro gestione ordinaria, costituiscono una vera e propria innovazione. «Qui lavoriamo basandoci sia su metodi tradizionali ma anche, grazie all’associazione, attività basate sulla musica, sulla presenza di cani, per la pet therapy, o con altre modalità ancora», spiega la psicologa Chiara Olivieri.

La forza di Accavolante, però, sta anche nel fatto che essa riesce a garantire un rapporto speciale con la scuola. Gli stessi assistenti che seguono i ragazzi al centro stanno con loro anche in classe e l’attività che viene svolta al centro viene considerata come formativa. L’obiettivo, infatti, è quello di offrire un percorso abilitativo, più che riabilitativo. Un percorso che, in queste settimane, si sta traducendo anche nella presenza dei ragazzi dell’Accavolante nei centri estivi dei paesi in cui essi abitano e in un rapporto ancora più stretto con il Grest di San Pietro di Morubio, che questa settimana ha partecipato in massa ad una festa al centro. L’ennesimo caso di inclusione, verrebbe da dire. LU.FI.

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