La cooperativa «Don Angelo Righetti» cerca volontari per dare continuità al progetto di canto sfociato nella band «Spiriti liberi». Una formazione composta da nove musicisti e otto cantanti della stessa cooperativa sociale di Salizzole e della Fondazione Madonna di Lourdes di Cerea. I ragazzi suonano e cantano per divertirsi e trascorrere il tempo libero dedicandosi ad un’attività collettiva che migliora la qualità di vita della persona e favorisce il processo di inclusione e integrazione. «Abbiamo visto che la musica è uno straordinario mediatore corporeo che rende questa esperienza terapeutica e positiva non solo per i ragazzi ma anche per i volontari che li seguono», afferma Miriam Siliotto, responsabile del progetto insieme a Mirka Faccioni. «Chi partecipa», aggiunge, «trova una gratificazione a livello personale. Inoltre si è ormai creato un gruppo omogeneo e affiatato: i ragazzi si liberano dalle loro disabilità e noi dalle nostre in uno scambio reciproco e arricchente».
Ogni mercoledì pomeriggio, dalla «Don Righetti» partono due pulmini diretti alla Fondazione di Cerea dove si svolgono le prove in un clima di festa. Paolo B. suona il basso, Giuseppe l’armonica mentre alla batteria c’è Paolo G, ex batterista in un’orchestra di liscio. Alle percussioni ci sono invece Franco (cajon), Tosca (bonghi), Francesco (conga), Graziano (claves), Oldino (cembalo) e Massimo (djembè). A supporto le chitarre dei volontari Claudio Venturi e Mosè Moretto. E poi c’è il coro formato da Paola, Antonietta, Maria Teresa, Ombretta, Teresa, Massimo, Giovanni e Annalisa. Tutti insieme prendono lezioni da Gianmaria Roveda, batterista e percussionista. Il progetto, nato nel 2015, si è consolidato grazie al supporto di alcuni volontari che accompagnavano il gruppo suonando la chitarra e cantando con i ragazzi. Negli ultimi mesi però i volontari non hanno più potuto seguire la band. Urgono, pertanto, rinforzi anche solo saltuariamente. L.M.