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L’Iride sceglie Vincenzi
e punta sulla continuità

Corrado VincenziGiorgio Malaspina
Corrado VincenziGiorgio Malaspina
Corrado VincenziGiorgio Malaspina
Corrado VincenziGiorgio Malaspina

Il primo candidato sindaco ad uscire allo scoperto a San Pietro di Morubio, in vista delle prossime elezioni, è Corrado Vincenzi, attuale vicesindaco con deleghe al Bilancio, ai Tributi, alla Cultura e alle Associazioni. Si ripresenterà sotto l'insegna della lista civica «L'Iride», raccogliendo il testimone dal sindaco uscente Giorgio Malaspina, il quale, giunto al termine del suo secondo mandato alla guida del municipio, non può ricandidarsi.

Nella precedente tornata del 2011, «L'Iride» conquistò la vittoria con il 68,43 per cento dei consensi pari a 1.188 voti: un risultato, che migliorò di cinque punti in percentuale quello raggiunto cinque anni prima, nel 2006. La lista civica è una delle più longeve che il paese abbia mai avuto. Ha mosso i primi passi a metà degli anni Novanta candidando a sindaco Gastone Vinerbini dopo un periodo di instabilità inframezzato anche da due commissariamenti. Vinerbini venne poi riconfermato al timone dell’amministrazione morubiana per una seconda legislatura, quindi ha avuto come successore Giorgio Malaspina, rimasto in sella per altri due mandati.

Vincenzi, 48 anni, celibe, dirigente di una società di revisione contabile, è in Giunta dal 2006 con le stesse deleghe che ricopre tuttora. In gioventù ha svolto incarichi di responsabilità nella Pro loco, poi è stato lontano dalla vita amministrativa qualche anno per impegni professionali prima di entrare in lista con «L’Iride». Nella sua famiglia l’impegno politico ed amministrativo non è comunque una novità e vanta un precedente illustre. Il padre di Corrado, Maggiorino Vincenzi, nella prima meta degli anni Ottanta è stato infatti sindaco del paese.

«Il nostro obiettivo e di agire nella continuità», esordisce il neo candidato, «e quindi portare a termine i progetti intrapresi. Siamo una lista composita con esperienze diverse, non abbiamo padrini politici di riferimento ai quali dover rispondere. Agiamo per il bene amministrativo del nostro territorio senza pregiudiziali: una linea che ci ha permesso di andare avanti tutto questo tempo e che, mi auguro, ci dia la possibilità di andare avanti ancora dopo le elezioni».

In questi ultimi cinque anni il paese ha superato la soglia dei tremila abitanti. E questo fatto cambia qualcosa. Il nuovo consiglio comunale sarà infatti di 12 componenti ai quali si aggiungerà il sindaco. Nella civica «L'Iride» ci sarà perciò posto per un candidato in più rispetto a quella del 2011. L’attuale capogruppo della lista di opposizione «Uniti per la libertà», Alessandro Brentaro, allora era candidato della Lega Nord in una civica che aveva in lizza anche candidati indipendenti vicini al Partito democratico. Prese il 31,57 per cento dei consensi, pari a 548 voti. Negli ultimi mesi, Brentaro, assieme ad Alessio Cazzola, ha aderito al movimento «Fare!» lanciato dal sindaco di Verona Flavio Tosi e la sezione locale del Carroccio non esiste più. «Ci stiamo trovando in questi giorni», riferisce Brentaro, «per decidere il da farsi. Probabilmente, la nostra lista non continuerà così come si era presentata ma non c'è nulla di certo». Roberta Liberati (Pd), consigliere uscente della stessa lista, conclude: «Da parte nostra, ossia del Pd, non abbiamo ancora valutato se e come ci ripresenteremo».

Roberto Massagrande

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