L'Ibis sacro è tornato a volare sopra i cieli di Ronco. Ma stavolta non si è trattato soltanto di tre esemplari. Un intero stormo, composto da decine di uccelli, ha sorvolato infatti l'area compresa tra Ronco ed Albaro, a cavallo fra il 16 e il 17 gennaio. Martedì mattina sono anche atterrati per mangiare in un campo di Palù. Nel gennaio del 2010, Igino Falco aveva già immortalato con la sua macchina fotografica, sempre in paese, i primi esemplari. Il 16 gennaio uno stormo di Ibis sacro è stato notato tra Mozzecane e Roverbella. Ora una trentina di Ibis sono stati avvistati e fotografati nella Bassa, guarda caso sempre in gennaio, da un cacciatore amante dell'ambiente di Ronco, che ci ha messo a disposizione le immagini. Alla vista di uno stormo di circa 30 esemplari di Ibis Sacro, subito l’uomo non voleva credere ai suoi occhi. Così non ha fatto altro che estrarre il telefonino e catturare il singolare evento.
Nel gennaio di un anno fa, Ivano Confortini, ittiologo e responsabile del settore caccia e pesca della Provincia, aveva confermato al nostro giornale il passaggio di questa specie, avvistata anche da lui, sui cieli veronesi, cosa che non era mai accaduta. L'Ibis Sacro è un pelecaniforme che vive in Iraq, in Egitto e nei Paesi dell'Africa subsahariana. Nell'antico Egitto, l'Ibis era venerato come simbolo del dio Thot e per questo ha assunto il titolo di sacro. Ha un caratteristico piumaggio bianco ed un lungo becco ricurvo. Normalmente, si notano esemplari lungo il Nilo, ma non si conosce il motivo che ha portato questo caratteristico uccello a spostarsi e a migrare fino all'Adige. Ma di sicuro, la sua presenza nel Veronese ormai è un dato certo e comprovato.Z.M.