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L’asilo perderà
due insegnanti
Genitori in rivolta

Genitori in protesta davanti alla materna di Coriano
Genitori in protesta davanti alla materna di Coriano
Genitori in protesta davanti alla materna di Coriano
Genitori in protesta davanti alla materna di Coriano

Non c’è pace per gli asili dell’Adige Guà. Ancora una volta i genitori dei piccoli allievi sono scesi sul piede di guerra per una scuola d’infanzia. Dopo la contestatissima chiusura, avvenuta lo scorso 28 luglio, dell’asilo nido «Il giardino incantato» di Spessa, a causa della scarsità di iscritti, torna ora alla ribalta la materna «Giovanna Brena» di Coriano. È una scuola molto apprezzata dalle famiglie, tuttavia è stata protagonista del più grave dissesto finanziario verificatosi finora nel Comune di Albaredo, con un buco che si aggira sui 420mila euro.

L’anno scorso, la «Brena», che ha pure una sezione di nido integrato, conquistò la ribalta mediatica per le dimissioni in massa delle insegnanti senza stipendio da mesi, e per la protesta delle mamme che piombarono in municipio per incontrare il sindaco. Durante l’estate, l’amministrazione comunale rimise però in piedi la situazione, affidando con un bando alla cooperativa «Promozione Lavoro» sia la materna che il nido. Il Comune chiese, nei limiti del possibile, di tenere il personale già presente e l’anno scolastico partì senza intoppi. Lo scorso 21 giugno tuttavia, la coordinatrice della scuola ha comunicato ai rappresentanti dei genitori che alle educatrici Diletta Zoccolo (materna) e Linda Rizzotto (nido) non sarebbe stato rinnovato il contratto. A fine luglio avrebbero concluso dunque la loro esperienza nel plesso di Coriano, dopo anni di impegno e passione profuso nell’accudimento dei più piccoli. I genitori si sono subito mobilitati in difesa delle due insegnanti, di cui apprezzano le qualità umane e professionali, e hanno scritto una lettera sia al sindaco di Albaredo, Giovanni Ruta, che alla dirigenza della cooperativa «Promozione Lavoro».

«È con costernazione e immenso rammarico che apprendiamo la volontà della coop di non rinnovare il contratto alle educatrici Zoccolo e Rizzotto», hanno scritto i genitori. «Tale decisione è motivata da strategie rivolte solo al cieco contenimento dei costi, ed è lesiva della dignità e della professionalità delle insegnanti, non essendo stata riconosciuta la dedizione che entrambe le professioniste hanno sempre messo nel loro lavoro, svolto con spirito di sacrificio e di abnegazione». I genitori ricordano quanto sia importante per i bambini in età prescolare avere le stesse persone di riferimento negli anni della crescita fisica, affettiva e cognitiva. «Promozione Lavoro aveva garantito il mantenimento della continuità didattica», annotano, «grazie all’as- sunzione delle insegnanti provenienti dall’ex struttura, invece la promessa si è dissolta 12 mesi dopo».

«Al momento dell’ingresso della cooperativa non vigeva alcun vincolo sul personale», ribatte il dirigente di «Promozione Lavoro» Fabio Piubello. «Abbiamo due insegnanti dell’ex asilo di Spessa che devono trovare una collocazione, perciò abbiamo dovuto fare una scelta. Zoccolo e Rizzotto erano assunte con un contratto a tempo determinato. A norma di legge dobbiamo privilegiare i contratti a tempo indeterminato. Nulla vieta però che nel momento in cui ci trovassimo a dover fronteggiare un’assenza prolungata potremmo richiamarle a lavorare con noi». Un’altra questione aperta è quella della cucina, dato che è terminata l’esperienza dell’associazione di genitori guidata da Paolo Pasqualotto. «Terremo la cucina interna perché la riteniamo un valore aggiunto per la scuola», assicura Piubello. Attualmente i bambini iscritti all’asilo di Coriano sono una quarantina.

Paola Bosaro

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