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la pace nei campi

L'arte di Gambarin
per lanciare
un appello all'Onu

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La nuova opera di Dario Gambarin (foto Dario Gambarin)
La nuova opera di Dario Gambarin (foto Dario Gambarin)
La nuova opera di Dario Gambarin (foto Dario Gambarin)
La nuova opera di Dario Gambarin (foto Dario Gambarin)

Un enorme simbolo dell’Onu, l’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite, al cui interno campeggia quello della pace. Dario Gambarin, l’ormai celebre artista castagnarese, ma bolognese d’adozione, noto in tutto il mondo per i suoi ritratti sulla terra, è tornato sui campi di famiglia per realizzare una nuova land art.

L’opera, che si intitola semplicemente «Onu», appare in modo inequivocabile come un richiamo alla pace. «Il mio scopo», spiega Gambarin, «è richiamare l’attenzione su quello che è  e deve essere– il ruolo di questa organizzazione: risolvere diplomaticamente le problematiche che stanno tenendo il mondo con il fiato sospeso, risistemando gli equilibri internazionali, in primis la questione della Nord Corea e del regime di Pyongyang, per evitare che scoppino conflitti ai quali difficilmente si potrebbe porre rimedio».

La land art, con la quale l’artista anticipa di fatto il 72esimo anniversario della fondazione dell’Onu, il prossimo 24 ottobre, è stata eseguita con la consueta tecnica - a mano libera, con trattore ed aratro - su un terreno di 27.000 metri quadrati a Castagnaro.

Elisabetta Papa

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