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Il rapinatore seriale
incubo degli anziani
è finito in carcere

Il giovane rapinatore, che era diventato il terrore soprattutto degli anziani assaliti e derubati nelle loro abitazioni tra le province di Verona e Rovigo, da martedì si trova rinchiuso nel carcere di Montorio. Mohamed Bissari, 29enne disoccupato con una sfilza di precedenti per furto e rapina aggravata, è stato arrestato l’altro pomeriggio dai carabinieri della stazione di Cologna nella sua abitazione di Pressana. A carico del cittadino marocchino pendeva infatti un’ordinanza di esecuzione di pene concorrenti emessa lunedì dalla Procura della Repubblica scaligera. Il 29enne dovrà trascorrere ora un anno nella casa circondariale veronese per chiudere definitivamente il suo conto con la giustizia.

Un residuo di pena che si inserisce negli anni di detenzione inflitti a Bissari dai giudici dei tribunali di Rovigo e Verona a fronte dei diversi colpi commessi dal giovane, a cavallo tra il 2012 e il 2013, a Castelmassa, Castelnovo Bariano, Giacciano con Baruchella, Melara, tutti nel Rodigino, e a Salizzole. Nella nostra provincia, il nordafricano si era reso responsabile di un furto messo a segno nel piccolo centro della Bassa nell’ottobre del 2012. Ma la vicenda che aveva suscitato sicuramente più scalpore era stata la rapina di cui aveva fatto le spese, nel gennaio del 2013, una pensionata 85enne di Engazzà.

La sera del 14 gennaio, intorno alle 23.30, l’uomo si era introdotto nella villetta dove l’anziana viveva sola mandando in frantumi la portafinestra retrostante. Quindi, dopo aver spintonato e preso per il collo la pensionata, che era stata svegliata dal botto, si era fatto consegnare la fede nuziale e gli orecchini che indossava oltre a 300 euro in contanti. Poi si era dileguato con la speranza di averla fatta franca. Invece, a distanza di qualche settimana, i carabinieri riuscirono ad incastrarlo e a fermarlo grazie allo scontrino fiscale di un negozio di Legnago e alle impronte lasciate sul comò e sulla bottiglia usata per rompere il vetro dell’abitazione di Engazzà.

Stefano Nicoli

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