La cerimonia di premiazione dei vincitori della sessantaseiesima edizione del «Premio Castello» si terrà oggi, alle 16, nella splendida cornice del teatro Zinetti a Sanguinetto. La giuria tecnica presieduta da Gian Paolo Marchi, affiancato da Maria Fiorenza Coppari, Giulio Galetto, Pietro Zanotto, un insegnante di italiano dell’Istituto comprensivo locale e dal sindaco Alessandro Braga, ha scelto i tre autori da portare in finale. A contribuire in modo preponderante sulla scelta del testo vincitore saranno gli alunni degli Istituti comprensivi di Sanguinetto e Roncanova, «Martin Luter King» di Verona, Villa Bartolomea, Legnago e Casaleone, che hanno avuto il compito di leggere i testi finalisti e di esprimere poi il loro giudizio.
A contendersi il primo premio saranno «Zorro nella neve» di Paola Zannoner, «80 Miglia» di Antonio Ferrara e «Dalla parte sbagliata. La speranza dopo Iqbal» di Francesco d’Adamo. Oltre a questi è stato anche scelto un quarto libro, che la giuria ha voluto premiare «per l’alto valore dell’opera». Si tratta di «Spaghetti e pomodori» di Roberto Piumini e Massimo Montanari. Il nome del vincitore, comunque già deciso nei giorni scorsi, viene mantenuto segretissimo da parte di tutti i giurati proprio per creare quel giusto clima di attesa sia per il pubblico che per gli autori stessi.
Il «Castello» è considerato il principale premio in Italia di letteratura per ragazzi e vanta anche il primato per la sua longevità. Nato nel 1952 da una idea di Giulietto Accordi, il riconoscimento fu tra i primi ad avere una portata nazionale richiamando nel minuscolo paesino della Bassa una miriade di scrittori da tutta la Penisola desiderosi di prendere parte a questo singolare evento che ben presto acquistò un grande prestigio. «Zorro nella neve» narra il rapporto di amicizia tra due ragazzi e i cani, che li porta a cambiare vita, mentre in «80 Miglia» viene raccontata la storia di un ragazzo al tempo della conquista del West. Il terzo libro finalista, «Dalla parte sbagliata. La speranza dopo Iqbal» è incentrato invece sulla vicenda di due ragazze pakistane che lottano contro lo sfruttamento economico e il fondamentalismo.