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Il ponte per Posessione corre il rischio di crollo

Il ponte per via Possessione nel mirino dei residenti di via del Bosco
Il ponte per via Possessione nel mirino dei residenti di via del Bosco
Il ponte per via Possessione nel mirino dei residenti di via del Bosco
Il ponte per via Possessione nel mirino dei residenti di via del Bosco

«Il ponte sul Bussè rischia di crollare». I residenti di via del Bosco, ad Angiari, sono allarmati per le condizioni critiche in cui versa uno degli attraversamenti fluviali in cotto, di epoca napoleonica, caratteristici del paese di destra Adige. Il manufatto, che consente alle stesse famiglie di raggiungere la provinciale Roverchiara-Legnago ed il centro del paese, è infatti piuttosto stretto ed è percorso, oltre che dagli abitanti, anche da numerosi trattori e mezzi pesanti, questi ultimi a servizio di aziende agricole ed allevamenti che si affacciano lungo la via, nella quale il transito è concesso solo a residenti e frontisti. Da quasi un anno, però, ovvero dall’agosto del 2017, le persone che abitano invia del Bosco sollecitano sia il Comune che la Provincia a prendere provvedimenti, prima che accada il peggio. A cominciare dall’installazione di cartelli che vietino il transito a mezzi agricoli e pesanti sul ponte fino alla realizzazione, a lungo termine, di un attraversamento alternativo a quello attuale. Se l’amministrazione provinciale, lo scorso settembre, ha informato i residenti che la competenza sul ponte è comunale, l’amministrazione del sindaco Vincenzo Bonomo, tramite alcuni tecnici, nelle scorse settimane ha effettuato un sopralluogo, senza prendere, per il momento, i provvedimenti che i cittadini continuano a sollecitare. Carla Farinazzo, residente che si è fatta portavoce della protesta, evidenzia: «Dopo recenti lavori agricoli che hanno comportato il transito di veicoli pesanti per il trasporto di animali vivi, di terra e di balle di paglia, ho notato un cedimento del ponte che prima non c’era, sulle spallette e anche nel tratto che si immette sulla provinciale. Da allora ho deciso di lasciare la mia auto dall’altra parte del Bussé e di attraversare il collegamento a piedi, poiché temo di passare con il mio veicolo sul manufatto». La residente ha consultato alcuni professionisti, i quali, riguardo alla stabilità del ponte, le hanno confermato la situazione critica che del resto, si vede anche a occhio nudo. «Tutto questo», sottolinea Farinazzo, «per me indica che il ponte è a rischio di crollo». Quindi la residente sottolinea: «Essendo l’unica via di sbocco di consistenti insediamenti agricoli ed avicoli, l’attraversamento è soggetto al transito di mezzi di trasporto pesanti, ovvero trattori, camion rimorchio per il carico di animali, per il trasporto di terreno e di varie attrezzature. Non ci sono altre vie che consentono di arrivare in via Possessione, come sarebbe invece auspicabile per decongestionare il ponte e la strada provinciale». In attesa che il municipio intervenga, Farinazzo annota: «In questo periodo sto scrivendo la biografia del precedente proprietario dei terreni, Giacinto Ambroso, un mio antenato. Egli era ingegnere civile e giudice conciliatore di Angiari, oltre che progettista di ponti. Chissà cosa direbbe, se fosse vivo ora, vedendo tutto questo scempio!». Il sindaco Bonomo è consapevole del problema di via del Bosco. «Una ventina di giorni fa», rivela il primo cittadino, «l’ufficio tecnico del municipio di Legnago, con cui siamo convenzionati, ha mandato i propri tecnici per fare un sopralluogo. In base al responso della relazione, che stiamo attendendo, prenderemo gli opportuni provvedimenti per garantire la sicurezza di chi transita su quel ponte». •

F.T.

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