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Il Comune vende
fabbricati e terreni
per trovare risorse

Si allunga ad Angiari la lista di terreni ed immobili municipali destinati alla vendita. Anche se non sempre le cessioni vanno a buon fine, come hanno dimostrato, nel 2007, i ripetuti tentativi di alienazione dei terreni dell'ex «Commissaria Martinelli Negrini», tutti andati a vuoto. Tanto che i campi in questione continuano a far parte del patrimonio comunale. Il Consiglio comunale ha varato il nuovo Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, che consentirà alla Giunta del sindaco Vincenzo Bonomo di poter ottenere risorse cedendo diversi beni ai privati.

Nell'ultima versione del provvedimento, approvato dalla sola maggioranza con l'astensione dei tre consiglieri di minoranza Marina Meletti, Matteo Marchetto e Paola Torresani, sono saliti da cinque a sette i lotti ed i fabbricati che andranno all'asta nei prossimi mesi. «All'elenco precedente», ha osservato il segretario comunale Rosario Naddeo, «sono stati aggiunti due immobili di cui il Comune è comproprietario assieme alla Provincia ed ai restanti municipi veronesi». Le strutture in questione sono le ex colonie climatiche di Ceriale (Savona) e Bosco Chiesanuova, dalla cui vendita l'ente locale ricaverà fondi proporzionali alla quota, assai limitata, che detiene per i due stabili.

Sono stati, poi, confermati gli altri beni già inseriti nei mesi scorsi. A cominciare dal lotto di via dell'Industria, nella zona produttiva di Ronchi-Possessione, dove sorge un'antenna per la telefonia mobile da cui il municipio conta di ricavare almeno 40mila euro. Sempre nella stessa via, l'ente ha previsto la permuta di un terreno per la realizzazione di un piano di lottizzazione, che garantirà 180mila euro. Nella lista, quindi, compaiono, i campi invenduti di via Santi e via Veneziana, appartenenti all'ex «Commissaria Martinelli Negrini» e valutati 240mila euro. Tra le zone da cedere c'è, inoltre, il lotto situato accanto al cimitero, che ospita un altro impianto per la telefonia. Il Comune si spoglierà anche dell'area delle dismesse vasche Imhoff di via Bellocchio, per 5mila euro. F.T.

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