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Il cippo del giovane soldato
ripulito dalle penne nere

Il cippo dedicato al partigiano legnaghese Bruno Lanza, ucciso a 21 anni dai nazifascisti il 25 novembre 1944 in uno scontro a fuoco tra le parti, è tornato al suo posto. Ovvero al limite del campo, di proprietà di Severino Calzolari, che costeggia una strada immersa nelle Valli Grandi in località Franzine Nuove, frazione di San Zeno in Valle, proprio nel luogo in cui il giovane venne freddato dai nazifascisti. La stele, che a novembre 2016 era finita al centro di un piccolo giallo - sembrava infatti scomparsa nel nulla ma fu poi ritrovata in un rustico vicino al campo – è stata accuratamente pulita dagli alpini di Villa Bartolomea. Le penne nere si sono anche adoperate, con l’aiuto di altri volontari, per rifare totalmente l’epigrafe e per deporre sulla stele un vaso per i fiori. «Ora», commenta il capogruppo Giuliano Pasquin, «tutto è tornato al suo posto, come era giusto che fosse, per rispetto di questo ragazzo ucciso, ma anche della storia». Entro la fine del 2017, in accordo con l’amministrazione comunale, si terrà una cerimonia ufficiale davanti al cippo.E.P.

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