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Il ciclocross è senza età Campione tris a 60

Giancarlo Girardi con la sua bicicletta da ciclocross DIENNEFOTO
Giancarlo Girardi con la sua bicicletta da ciclocross DIENNEFOTO
Giancarlo Girardi con la sua bicicletta da ciclocross DIENNEFOTO
Giancarlo Girardi con la sua bicicletta da ciclocross DIENNEFOTO

Paola Bosaro Campione di ciclocross a 60 anni, al suo esordio in tre campionati di specialità. Se perfino la scienza ha dimostrato, studi alla mano, che la vita comincia dopo i 40 anni, perché sebbene aumentino gli acciacchi ci si sente più felici e meno stressati, per Giancarlo Girardi di Albaredo l’assunto è più veritiero che mai. Atleta di judo iscritto alla federazione fin dagli anni Ottanta, vincitore di gare a livello regionale e nazionale ed istruttore di arti marziali, si è avvicinato al ciclismo solo un paio di anni fa. Non riusciva a digerire la classica «pancetta» di mezza età e ha deciso così di salire in sella ad una bicicletta per recarsi al lavoro, in un laboratorio serigrafico di Ronco. «Dovevo percorrere soltanto pochi chilometri, ma sentivo che pedalare mi dava una bella sensazione di benessere», racconta Girardi. Purtroppo, come spesso accade, i ciclisti hanno vita difficile sulle strade. «Ho acquistato una bicicletta da ciclocross usata e ho iniziato a percorrere l’argine dell’Adige, per evitare di finire stritolato nel traffico», spiega. La bici da ciclocross è molto simile a quella da corsa: leggera, con ruote meno rigide e pneumatici tassellati. Permette di affrontare percorsi su strada, ma anche su sterrati, anche se non ha gli ammortizzatori come le mountain bike. A poco a poco, il tragitto casa-lavoro ha iniziato a dilatarsi, e l’uomo ha deciso di uscire pure al pomeriggio per delle scampagnate in bicicletta con il figlio Cristiano Leo e il nipote Emanuele. L’artigiano però ama il confronto. Non si accontentava più di allenarsi con i familiari. Aveva bisogno di sentire l’adrenalina delle competizioni. L’anno scorso ha iniziato a macinare chilometri seguito dall’allenatore Paolo Gaspari. Al momento del rinnovo del certificato medico per attività agonistica, alla voce judo ha fatto aggiungere anche ciclismo. Si è iscritto all’«As Cicloclub Estense» di Ferrara e a ben tre campionati, nella categoria over 60: la «Prestigio winter cup», con gare di alto livello organizzate in Emilia Romagna; il «Giro bike delle Regioni», con tappe in Emilia Romagna, Veneto e Lombardia; e la manifestazione «Pedalare su e giù per argini e sentieri», svoltasi prevalentemente in Emilia Romagna. «Le prime gare sono state uno strazio, venivo perfino doppiato, mi sentivo demoralizzato». I lunghi anni trascorsi ad aumentare la propria autostima e la forza di volontà con il judo hanno dato frutto. Il sessantenne ha iniziato a risalire la china gara dopo gara, conquistando podi e perfino primi posti. Nonostante alcune forature e cadute, non si è scoraggiato e i risultati sono arrivati. Al termine dei campionati, Girardi è arrivato primo in tutti e tre i tornei. «Dedico i tre titoli che ho conquistato a mio fratello Nicola, maratoneta scomparso nel 2013, all’età di 50 anni», commenta. «Da tre anni, in sua memoria, organizzo una gara ciclistica e podistica per ricordarlo come merita». Ora è il momento del riposo e della riflessione. «Sono molto contento, ma ora devo rallentare un po’, altrimenti il mio corpo si ribella», riferisce Girardi. Intanto, però, il judoka prestato al ciclocross ha già comprato una mountain bike. •

Paola Bosaro

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