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Il cartone diventa arte
Simba premia due scuole

Uno dei tavoli decorati dagli alunni del Comprensivo di Zimella
Uno dei tavoli decorati dagli alunni del Comprensivo di Zimella
Uno dei tavoli decorati dagli alunni del Comprensivo di Zimella
Uno dei tavoli decorati dagli alunni del Comprensivo di Zimella

Due scuole delle Bassa trasformano in arte dei pezzi di cartone e si aggiudicano il primo premio in un concorso educativo nazionale. Le classi II A, B e C delle medie di Santo Stefano di Zimella e le classi I A e B e 5 A e B della primaria «Don Lorenzo Milani» di Casaleone, hanno sbaragliato la concorrenza di altri 4.000 studenti da tutta Italia e hanno trionfato nel «28 Magic World», un progetto per le scuole promosso da Simba Paper Design, azienda di Angiari, in collaborazione con la rivista Okay. Sia gli alunni delle medie che quelli delle elementari avevano il compito di usare la fantasia per riscoprire il cartone, un materiale semplice, economico ed ecosostenibile, troppo spesso considerato uno scarto o, comunque, un materiale povero. La media di Santo Stefano ha preso parte al progetto «Il cartone tiene banco». Grazie ad un lavoro di manualità e creatività, i ragazzi avevano la possibilità di trasformare un tavolo di cartone in un capolavoro ispirato ad un movimento artistico o ad un autore famoso nella storia dell’arte. I bambini della primaria di Casaleone, invece, hanno aderito all’iniziativa «Il cartone cambia vita». Dando libero sfogo all’immaginazione e alla capacità di manipolare i materiali, gli scolari di prima e di quinta hanno potuto personalizzare alcuni animali di cartone, facendoli diventare protagonisti di storie meravigliose. L’attività ha permesso a studenti di diverse età di poter lavorare efficacemente in gruppo, affiancando i più grandi ai compagni del primo anno. I bambini hanno riflettuto in particolare sul maltrattamento degli animali. Entrambe le scuole hanno ricevuto in premio una libreria in cartone per riporre i propri libri e confrontarsi con un materiale in grado di accendere ingegno e creatività. P.B.

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