<img height="1" width="1" style="display:none" src="https://www.facebook.com/tr?id=336576148106696&amp;ev=PageView&amp;noscript=1">

I carristi ricordano i caduti
con un cippo restaurato

La cerimonia organizzata a Caselle per il restauro del monumento
La cerimonia organizzata a Caselle per il restauro del monumento
La cerimonia organizzata a Caselle per il restauro del monumento
La cerimonia organizzata a Caselle per il restauro del monumento

In ricordo dei volontari che realizzarono il monumento 40 anni fa, e dei caduti carristi, la comunità di Caselle di Pressana ha fatto restaurare il cippo in via Divisione Ariete. Al termine dei lavori, effettuati dai due volontari alpini Giuseppe Colato e Pietro Sandri, l’associazione Combattenti e Reduci, l’Associazione nazionale Carristi, il circolo Noi e l’amministrazione comunale hanno voluto ricordare nei giorni scorsi, con una cerimonia ufficiale, alla presenza delle associazioni d’Arma, del presidente della Provincia Antonio Pastorello, del sindaco Stefano Marzotto, del presidente della sezione di Caselle dei Combattenti Giovanni Campara e del generale veronese Giuseppe Pachera, i soldati che combatterono nella seconda guerra mondiale nella Divisione Ariete, la brigata corazzata più celebre d’Italia. Tra di essi vi fu anche il colognese Antonio Tomba, pluridecorato ex pilota di carro armato ad El Alamein, purtroppo ricoverato in questo periodo per problemi di salute. Al taglio del nastro per il restauro del monumento, a cui ha partecipato anche la banda di Veronella che ha suonato l’inno nazionale, erano presenti pure Bruna Ottaviani, moglie di Lino Marconi (uno dei promotori del monumento nel 1977 assieme a Tomba, Angelo Sandri e ad Ernesto Dal Molin, tutti carristi) e l’assessore di Legnago Claudio Marconi, figlio di Lino. P.B.

Suggerimenti