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Land Art a Castagnaro

Gambarin stavolta
sceglie il tema
dell'immigrazione

L'ultima opera ispirata all'immigrazione (foto Gambarin)
L'ultima opera ispirata all'immigrazione (foto Gambarin)
L'ultima opera ispirata all'immigrazione (foto Gambarin)
L'ultima opera ispirata all'immigrazione (foto Gambarin)

Un barcone di nome “Africa”, accompagnato dalla scritte “Stop” e “Ius soli no”. È la nuova land art di Dario Gambarin, l’artista castagnarese, trapiantato da molti anni a Bologna, che ormai da tempo affronta tematiche ed eventi di portata internazionale. Questa volta al centro della sua performance, intitolata “Vox populi” c’è appunto una grande barca, simbolo di un tema tanto delicato quanto controverso, che da tempo coinvolge e divide l’opinione pubblica.

 

«Il problema dei migranti della fascia subsahariana - spiega Gambarin - tocca l’Europa intera e non spetta solo all’Italia cercare soluzioni strutturate. Ritengo giusto che queste persone siano aiutate e accolte, ma occorre colpire i trafficanti di esseri umani. La mia – conclude Gambarin – non è né una presa di posizione né una polemica politica, ma solo la voce di un artista che attraverso la sua opera intende ribadire come una soluzione comune e condivisa a questa situazione debba essere trovata dall’Europa intera, non solo da una singola Nazione come appunto l'Italia».

 

L’opera è stata realizzata da Gambarin su uno dei terreni di famiglia alle porte di Castagnaro. La superficie totale è di 25mila metri quadrati. 

Elisabetta Papa

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