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Festa di Sant’Antonio
Il «tabar» va ad Assisi

Delegazione della Confraternita del tabar ad Assisi DIENNE FOTO
Delegazione della Confraternita del tabar ad Assisi DIENNE FOTO
Delegazione della Confraternita del tabar ad Assisi DIENNE FOTO
Delegazione della Confraternita del tabar ad Assisi DIENNE FOTO

Via alla Festa di Sant’Antonio Abate, organizzata dalla Confraternita dei «Nostagici del Tabar», associazione di Concamarise che si occupa del recupero delle tradizioni contadine venete e che da poco si è gemellata con l’associazione «Priori serventi» di Santa Maria degli Angeli di Assisi dove, da lunga data, si svolge la stessa festa in onore del Santo protettore degli animali domestici e da cortile.

La manifestazione, promossa col Comune, prevede, tra oggi e domani, molti appuntamenti. Oggi, alle 18.30, messa in onore di Sant’Antonio seguita dall’apertura degli stand gastronomici al circolo Noi «San Lorenzo» e dall’inaugurazione della mostra sui giochi dei nonni, organizzata dal Gruppo Arset cultura ceretae. La serata sarà animata dal cantastorie Uber Bampa Trevisani. Domani, alle ore 9.30, concerto di campane del gruppo locale «La Torre», seguito dalla processione della Confraternita con la statua di Sant’Antonio prestata da un privato in sostituzione di quella che gli artigiani del paese stanno realizzando e che non sono riusciti a finire in tempo. «È un’opera impegnativa, alta un metro e 70: non è stato possibile terminarla», spiega Fabrizio Lonardi, presidente della Confraternita, «sono stati intagliati gli animali e resta da scolpire il Santo, ma l’abbiamo voluta portare in chiesa lo stesso per mostrarla a tutti». Alle ore 10.30, messa presieduta da padre Flavio Roberto Carraro, emerito vescovo di Verona, con i bambini delle materne in abiti d’epoca. Quindi, benedizione di animali domestici e da cortile con distribuzione del sale benedetto, presentazione del primo raduno ippico e, alle 13, pranzo della tradizione contadina. Alle 15.30, in piazza, dimostrazione dell’antica cottura di una forma di formaggio in un paiolo di rame da 5 quintali e vendita di prodotti caseari reggiani.

Quest’anno, il Premio della Confraternita, il tabarro nero, va al sindaco di Assisi, Antonio Lunghi, suggellando un’amicizia nel segno di Santo e delle tradizioni. I precedenti insigniti: Padre Flavio Roberto Carraro, Giovanni Rana, Giorgio Gioco e, con un tabarro bianco, papa Francesco.L.M.

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