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Falamischia, debutto infuocato
L’opposizione mostra i muscoli

Fosca Falamischia presta giuramento in Consiglio comunale DIENNEFOTO
Fosca Falamischia presta giuramento in Consiglio comunale DIENNEFOTO
Fosca Falamischia presta giuramento in Consiglio comunale DIENNEFOTO
Fosca Falamischia presta giuramento in Consiglio comunale DIENNEFOTO

Un’emozionata Fosca Falamischia ha giurato, l’altra sera a Bevilacqua, in una sala consiliare gremita, dando ufficialmente il via al suo mandato di primo cittadino. Che, stando ai «fuochi d’artificio» esplosi dalla minoranza nella seduta inaugurale, si preannuncia molto agitato. Il Consiglio di insediamento, infatti, è stato caratterizzato dai 10 emendamenti e dalle sei integrazioni, tutti respinti, presentati dal capogruppo di opposizione, nonché candidato sindaco della Lega Nord, Nicola Scapini, sulle linee programmatiche della maggioranza.

«Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno votato ed anche il gruppo che ha lavorato con me per creare un progetto valido per Bevilacqua e Marega», ha esordito il neo sindaco, che ha fatto osservare anche un minuto di silenzio in ricordo dell’ex primo cittadino Nereo Arzenton, scomparso lo scorso anno. «Abbiamo ottenuto la maggioranza dei voti nonostante la bassa affluenza e metteremo al servizio dei cittadini le nostre capacità, anche per ridare fiducia nella politica a chi, in questa tornata, non è andato a votare». «Inoltre», ha assicurato Falamischia, «ci impegneremo alla trasparenza e all’ascolto dei cittadini».

Una trasparenza messa tuttavia subito in dubbio dal capogruppo di opposizione Nicola Scapini che, nonostante fosse un candidato sindaco catapultato a Bevilacqua da fuori paese, è riuscito a raccogliere il 37,68 per cento delle preferenze: un record per il partito del Carroccio in paese ed uno dei migliori risultati della Lega nell’intera provincia alle ultime amministrative. Oltre a chiarimenti su come il sindaco intenda conciliare gli impegni lavorativi con la carica amministrativa e sui criteri di scelta degli assessori, Scapini ha dato vita ad un vero e proprio braccio di ferro sulle linee programmatiche presentate dalla maggioranza. «Il vostro», ha attaccato il giovane leghista, «è un atto di poca trasparenza poiché le linee programmatiche differiscono dal programma elettorale per il quale siete stati votati dai cittadini. Perciò siete poco trasparenti anche nei loro confronti». Ne è scaturita una discussione accesa, in parte caratterizzata da strascichi velenosi della campagna elettorale, che ha innervosito parecchio gli animi dei consiglieri.

Per quanto riguarda le nomine in Giunta, ad affiancare Falamischia saranno i due candidati che hanno raccolto le maggiori preferenze. A Paola Gonzato è andata la carica di vicesindaco e di assessore a Tributi, Cultura e tempo libero, Politiche sociali e famiglia, Pari opportunità, Attività economiche e produttive. A Stefano Baldrani, invece, sono stati assegnati gli assessorati a Polizia locale, Viabilità, Edilizia pubblica e privata, Salute e sport. Inoltre è stato incaricato dal sindaco di seguire anche i Rapporti con l’Unione per Lavori pubblici, Urbanistica ed Agricoltura.

Falamischia ha tenuto per sé le deleghe agli Affari generali, Rapporti col personale, Ragioneria, Scuola, Protezione civile, Stato civile, Anagrafe ed Urbanistica. Capogruppo di maggioranza è stato nominato Nicola Bordin, mentre l’opposizione sarà rappresentata da Scapini. Luca Falamischia è invece subentrato in Consiglio al posto di Moreno Moschetta, eletto consigliere in un altro Comune. Come rappresentanti nell’Unione dei Comuni Adige Fratta sono stati eletti Marco Spiazzi e Roberto Muraro per la maggioranza, Nicola Scapini per l’opposizione.

Laura Bronzato

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