Era scivolato in piscina
Ore d’ansia per Simone

Simone Carraro sta combattendo la partita più importante della sua vita. Il ragazzo di 18 anni di Montebello Vicentino - ne compirà 19 il prossimo 6 agosto - che si è infortunato giovedì scorso, cadendo a Michellorie in una piscina gonfiabile con pochi centimetri d'acqua, è ancora ricoverato in Terapia intensiva all'ospedale di Borgo Trento. A Michellorie si stava svolgendo il tradizionale torneo estivo di Splash volley, la pallavolo in acqua, e il 18enne stava attendendo di poter giocare la terza partita con i suoi compagni. Dopo essere salito sul bordo della piscina è scivolato ed è caduto, battendo violentemente la schiena. L’impatto con il fondo della vasca gli ha provocato delle lesioni alle vertebre che sono state ridotte con un delicato intervento chirurgico, durato 10 ore. Ora il giovane è ancora intubato e mantenuto bloccato a livello delle vertebre cervicali. La preoccupazione dei suoi familiari riguarda in particolare la possibilità di recuperare l’uso delle gambe. «Ha compiuto un piccolo movimento con la mano che ci fa ben sperare», dice la madre, Margherita Fattori. «Ogni segnale di recupero per noi è come un raggio di sole. Per ora rimane la paralisi agli arti inferiori, ma dobbiamo avere pazienza. Sarà un percorso lungo e penoso. Mio figlio è entrato in un incubo e noi con lui». Carraro, detto «Bobbe», è una giovane promessa della squadra di hockey del suo Comune e ha ottenuto di recente con i suoi compagni la promozione in serie A2. La dirigenza della società e tutti i compagni di squadra stanno pregando per lui. Anche il sindaco di Montebello Dino Magnabosco ha speso parole di affetto per il ragazzo che cinque giorni prima del grave infortunio aveva sostenuto l’esame di maturità con una tesina sulle Paralimpiadi. Intanto, il torneo di Splash volley è terminato domenica sera fortunatamente senza ulteriori intoppi. Il team di Carraro e la squadra avversaria si sono ritirate dalla sfida. P.B.