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TRA ANGIARI E BONAVIGO

Due tori scappano
Caccia grossa
nei campi della Bassa

Uno dei due tori mentre si riposa nella campagna DIENNE FOTO
Uno dei due tori mentre si riposa nella campagna DIENNE FOTO
Uno dei due tori mentre si riposa nella campagna DIENNE FOTO
Uno dei due tori mentre si riposa nella campagna DIENNE FOTO

Una corrida di sette ore, finita con l’abbattimento di due tori. Giornata movimentata, ieri, nelle campagne tra Bonavigo e Angiari. Carabinieri, vigili del fuoco e volontari del gruppo operativo Adige, appartenente al Corpo nazionale di soccorso ambientale, hanno dato la caccia alle due bestie fuggite da un allevamento.

Erano da poco passate le 9.30 quando all’interno dell’azienda agricola «Stalla sociale-aziende riunite di Bonavigo», di via Bottirole, durante un consueto trasferimento dei bovini, qualcosa è andato storto. Due tori si sono imbizzarriti e dopo esser riusciti a rompere una rete di recinzione in metallo, si sono dati alla fuga.

È iniziato da lì un lungo inseguimento che, inizialmente, ha coinvolto i dipendenti dell’azienda agricola i quali per un paio d’ore, senza diffondere l’allarme, hanno provato ad inseguire i tori per cercare di narcotizzarli e farli rientrare nelle stalle. La dose di anestetico che sono riusciti a somministrare agli animali, utilizzando una siringa, è stata però insufficiente, probabilmente per la stazza degli animali.

Il caso ha voluto che gli allevatori intenti a rincorrere i tori siano stati notati da due volontari del Corpo nazionale di soccorso ambientale - gruppo operativo Adige, durante un giro di perlustrazione. In quel momento gli animali si trovavano in località San Tomaso, sull’argine dell’Adige a poca distanza da Legnago. Dopo aver percorso la ciclabile che costeggia l’argine, i bovini, di razza Chairolaise, d’origine francese, dell’età di circa un anno e in Italia da un mese, hanno deciso di addentrarsi nella golena del fiume. Nel frattempo i volontari del gruppo operativo Adige hanno informato di quanto stava accadendo i carabinieri e i vigili del fuoco di Legnago che si sono precipitati sul posto.

I tori, sbalordendo tutti, ad un tratto si sono gettati tra le acque dell’Adige e dimostrando inaspettate doti natatorie, hanno attraverso il fiume per scappare dalla sponda opposta, in direzione Angiari, beffando così i pompieri che avevano già messo il gommone in acqua per il recupero. Sorvegliati a vista per ore dagli uomini del Nucleo operativo radiomobile di Legnago e da due pattuglie dell’Arma, una della caserma di Legnago e una arrivata da Cologna Veneta, i due tori si sono divisi dando vita ad una vero e proprio rodeo. Uno di essi ha proseguito la sua corsa avvicinandosi alla strada provinciale 44 e alla Transpolesana per poi proseguire fortunatamente in aperta campagna. Qui il toro, poco prima delle 16, dopo aver ottenuto l’autorizzazione dai proprietari della bestia e dal veterinario dell’Ulss 21 giunto sul posto per monitorare la situazione, alla fine è stato abbattuto da alcuni cacciatori chiamati per eseguire l’intervento. Il secondo animale è stato ucciso con quattro colpi di fucile una ventina di minuti dopo. Il toro si trovava all’interno di un frutteto, vicino alla cava Zancanella, sempre in zona Angiari, a due passi dalla ciclabile dell’Adige.

Una volta soppressi, i proprietari hanno attivato le procedure per smaltire le carcasse delle due bestie che pesavano tra i quattro e cinque quintali ciascuno.

Francesco Scuderi

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