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«Due minuti terribili Abbiamo fatto uscire la gente dal retro»

«Stavamo passando i prodotti sul lettore della cassa come facciamo tutti i giorni, senza accorgerci di quello che stava succedendo alle nostre spalle». Una cassiera dell’ipermercato Famila di Cologna, che preferisce non rivelare il proprio nome, racconta quei terribili due minuti di panico, vissuti l’altra sera durante la rapina alla gioielleria. «Abbiamo sentito la commessa del negozio urlare e abbiamo visto quell’uomo con il fucile puntato verso la galleria. Non appena abbiamo realizzato quanto stava accadendo siamo fuggite verso il retro del supermercato e abbiamo detto ai clienti di fare lo stesso». Sono seguiti momenti di concitazione e confusione, con i dipendenti dell’Iperfamila che aprivano le porte posteriori per far uscire la gente impaurita. Quelli che si trovavano con i carrelli nelle corsie non capivano il motivo del fuggi fuggi generale e sono stati esortati dalle cassiere a seguirle fuori. «Abbiamo trascorso minuti di ansia e incertezza nel piazzale retrostante, senza sapere che cosa stesse succedendo. Poi a poco a poco siamo rientrate». Dopo aver aiutato la commessa di «Sandri» a riprendersi dallo spavento, all’arrivo dei carabinieri ciascuno ha ripreso il proprio lavoro fino al normale orario di chiusura. «Ma non è più stata la solita routine che ben conosciamo, e neppure oggi (ieri, ndr) lo è. Siamo allarmate, preoccupate», confessa la cassiera. Molte persone presenti all’interno del centro commerciale durante l’assalto si chiedono oggi «se sia ancora sicuro andare con i bambini a fare la spesa». Sono turbate perché a Cologna non si è mai verificato un evento di tale portata. «È vero, non ho ricordi che sia mai successa una cosa simile nella mia città», conferma ancora scosso il sindaco Manuel Scalzotto. «Chi l’ha vissuta credeva di trovarsi in un film, ma purtroppo non era così. Sono vicino a Thiella e alla sua dipendente per quello che hanno passato». «Ci siamo procurati degli allarmi e delle guardie private, ma vorremmo che fosse potenziato il sistema di videosorveglianza comunale, installando telecamere sulle rotonde di via San Michele e via Predicale», suggerisce Gianclaudio Rossetto, titolare del concessionario Honda Stratos, più volte preso di mira dai ladri. «Ho detto ai commercianti e agli imprenditori che il Comune sarebbe stato disposto a compartecipare ad un’eventuale spesa per aumentare la protezione dell’area artigianale, poi però non ci siamo più sentiti. Non penso che l’amministrazione comunale possa oggettivamente fare qualcosa per evitare che accadano rapine come quella di due giorni fa», replica il sindaco Scalzotto.

P.B.

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