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Donatore d’organi
In arrivo la prima
carta sulle volontà

Gli impiegati, Rossignoli e Zattoni, formati per i documenti DIENNE FOTO
Gli impiegati, Rossignoli e Zattoni, formati per i documenti DIENNE FOTO
Gli impiegati, Rossignoli e Zattoni, formati per i documenti DIENNE FOTO
Gli impiegati, Rossignoli e Zattoni, formati per i documenti DIENNE FOTO

A Veronella, il consenso alla donazione di organi e tessuti si può comunicare direttamente all’ufficio Anagrafe. Il Comune dell’Adige Guà, celebre per l’elevata presenza di donatori di sangue, si conferma fra i più sensibili, in fatto di solidarietà ed attenzione agli ammalati. È infatti il primo dei piccoli Comuni della provincia scaligera ad avviare la carta d’identità del donatore di organi, in collaborazione con il Centro regionale trapianti di Padova.

Da un paio di settimane è attiva, in Comune, la registrazione della dichiarazione di volontà sulla donazione di organi e tessuti all’ufficio Anagrafe. Tutti i residenti maggiorenni, al momento del rilascio o del rinnovo della propria carta d’identità, possono dunque esprimere la volontà ad essere donatori di organi e tessuti, esprimendo il consenso mediante la firma di un apposito modulo. La scelta, che può essere positiva, negativa o indifferente, viene inserita in tempo reale sul Sistema informativo trapianti (Sit), la banca dati del ministero della Salute che raccoglie tutte le dichiarazioni rese dai cittadini in tema di donazione. L’impiegato dell’Anagrafe rilascia all’utente un attestato di iscrizione.

«È un’iniziativa che ha richiesto alcuni mesi di lavoro, soprattutto per la formazione e l’abilitazione dei dipendenti e di certificazione del software dedicato», spiega il sindaco Michele Garzon. «Ora che abbiamo raggiunto l’obiettivo, però, siamo davvero molto soddisfatti», continua. «Quando si deve decidere sull’eventuale espianto si è sempre sul filo del rasoio: sono momenti difficili e molto delicati. Il fatto di avere un consenso già espresso liberamente ed ufficialmente dalla persona quand’era in vita, dà modo ai medici di agire con tempestività per salvare altre vite e di sgomberare il campo da dubbi e incertezze da parte dei familiari del defunto».

I due impiegati del Comune che hanno seguito il corso di formazione tenutosi l’anno scorso ad Isola della Scala sono Claudio Rossignoli e Pier Giuseppe Zattoni. Allo sportello dell’Anagrafe, è stato affisso il manifesto che informa sulla possibilità di esprimere il proprio consenso alla donazione e alcuni fac simile dei moduli da compilare, ma nessuno, in municipio, può, in alcun modo, pubblicizzare l’iniziativa: spetta al singolo cittadino chiedere il documento da compilare.

La scelta, comunque, può essere cambiata in qualsiasi momento, recandosi al Distretto socio-sanitario di appartenenza. Fa fede l’ultima decisione presa in ordine di tempo. Per questo motivo il consenso alla donazione di organi e tessuti non viene inserito come dicitura sulla carta d’identità. «Abbiamo sollecitato il Comune su questa tema e siamo felici di veder raggiunto un risultato importante per un piccolo paese come Veronella», commenta il presidente dell’Aido locale, Valentino Rossin. «Ci faremo promotori di una campagna di promozione e sensibilizzazione affinché la cittadinanza sia a conoscenza di questa possibilità. La lista dei malati gravi che attendono un trapianto è molto lunga, eppure il tema della donazione dopo la morte cerebrale si presta ancora a fraintendimenti che non dovrebbero più esserci. Sta a noi impegnarci per informare al meglio la popolazione». La sezione Aido di Veronella conta 370 iscritti e celebrerà la propria festa annuale alla presenza dei trapiantati residenti nel Comune il prossimo 10 giugno a Miega.

Paola Bosaro

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