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Doccia fredda dal Tribunale:
Giudice di pace, no al ripristino

Il sindaco di Legnago, Clara Scapin
Il sindaco di Legnago, Clara Scapin
Il sindaco di Legnago, Clara Scapin
Il sindaco di Legnago, Clara Scapin

Stop al ripristino dell’ufficio del Giudice di pace nella Bassa. Nei giorni scorsi il Tribunale di Verona, attraverso il presidente vicario Fernando Platania, ha comunicato al Comune di Legnago il parere negativo alla riattivazione degli uffici giudiziari che, prima dell’accorpamento alla sede di Verona, avvenuto nell’ aprile 2014, trattavano 1.200 procedimenti all’anno a servizio di 16 comuni del territorio.

La notizia è stata accolta come un fulmine a ciel sereno dal sindaco Clara Scapin, che ha scritto al ministro della Giustizia Andrea Orlando affinché convinca il Tribunale scaligero a rivedere la propria decisione.

«Nei mesi scorsi», puntualizza il primo cittadino, «avevamo ottenuto il via libera alla riapertura dell’ufficio del Giudice di pace dagli stessi uffici ministeriali, tanto che nei mesi scorsi abbiamo formato cinque nostri dipendenti per metterli a servizio della sede distaccata, per la quale, d’accordo con i Comuni limitrofi, avevamo trovato anche gli spazi per ospitare le attività». Secondo il progetto municipale, infatti, in accordo con l’amministrazione di Cerea dovevano essere messe a disposizione dei magistrati alcune sale all’interno dell’ Area Ex Perfosfati della cittadina del mobile.

«Il presidente vicario», prosegue Scapin, «ha motivato il suo diniego con il fatto che l’attività un tempo svolta nell’ufficio soppresso è stata completamente riassorbita dal Tribunale veronese. Oltretutto ha definito il luogo indicato per il nuovo distaccamento come logisticamente troppo lontano dalla sede scaligera. è una decisione che lascia l’amaro in bocca, visto che il progetto serviva a limitare i disagi dei cittadini».

Scapin ha interessato della vicenda anche il deputato veronese del Partito democratico Vincenzo D’Arienzo. «Ho chiesto al parlamentare di parlare con il ministro Orlando per sbloccare questa situazione paradossale, visto che proprio da Roma era giunto il via libera iniziale al ripristino. Con i decreti attuativi della legge sul riordino dell’attività giudiziaria, infatti, potrebbe essere individuato un delegato del Tribunale di Verona che si occupi del distaccamento della Bassa, senza aggravare il lavoro gli uffici giudiziari scaligeri», conclude il sindaco. F.T.

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