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Discarica abusiva al Cas L’Arma sequestra l’area

I carabinieri durante il sopralluogo nella villa di via Rosta
I carabinieri durante il sopralluogo nella villa di via Rosta
I carabinieri durante il sopralluogo nella villa di via Rosta
I carabinieri durante il sopralluogo nella villa di via Rosta

Un grosso quantitativo di materiale di scarto derivante da demolizioni è stato rinvenuto ieri mattina nel giardino di pertinenza della villa di via Rosta, a Castagnaro, dove dallo scorso luglio è stato allestito un Cas. Ovvero un centro di accoglienza straordinaria che ospita, in via provvisoria, una ventina di rifugiati, tutti uomini di origine africana seguiti da una cooperativa. A scoprire la discarica abusiva sono stati i carabinieri della stazione di Castagnaro. I quali, insieme ai colleghi del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Treviso, hanno dato esecuzione al decreto di ispezione, con contestuale sequestro, disposto dall'autorità giudiziaria scaligera. L’operazione, che ha avuto inizio intorno alle 9, è scaturita da segnalazioni relative a presunte irregolarità all’interno del Cas. Con il supporto degli agenti del servizio di polizia intercomunale «Basso Adige» e dello stesso Comune di Castagnaro, che ha messo a disposizione un escavatore, i militari hanno fatto irruzione nel complesso, rinvenendo parecchio materiale cementizio e diversi laterizi provenienti da opere di demolizione, assi di legno e isolante. Ma anche una buona quantità di rifiuti urbani, sia residuo secco che umido, residui di verniciature, pennelli ed altri calcinacci, sempre derivanti da interventi edili. In seguito al rinvenimento, l’area dove erano stati occultati gli scarti è stata messa sotto sequestro sulla base dell’articolo 240 del codice penale relativo alla confisca dell’area adibita a discarica abusiva, mentre G.T., l’affittuario dello stabile, è stato denunciato a piede libero. Intanto i carabinieri di Castagnaro e del Noe di Treviso stanno vagliando gli elementi raccolti per poi relazionare le autorità competenti. La polizia locale, invece, potrà eventualmente procedere per le materie di propria competenza. «Quello del Cas», sottolinea il sindaco Andrea Trivellato, «è un sito molto delicato di cui, già qualche mese fa ai tempi della sua realizzazione, avevo fatto presente alla Prefettura l'esistenza di diverse anomalie sia dal punto di vista edilizio sia igienico-sanitario. Irregolarità relative ad esempio al numero delle persone ospitate rispetto ai bagni presenti nella villa o in relazione alle fognature. Sempre la Prefettura ci aveva comunicato che sarebbero stati eseguiti dei sopralluoghi con l’Azienda sanitaria, ma al riguardo non mi è mai arrivata alcuna relazione per cui non ne conosco l’esito». «Quanto all’intervento eseguito ora dalle forze dell’ordine», conclude Trivellato, «non posso che ringraziare i carabinieri di Castagnaro per la particolare attenzione dimostrata ad un settore così importante come quello dell’ambiente. Dal punto di vista politico, invece, non appena avrò modo di conoscere i dati ufficiali relativi a questa ispezione, insieme al resto dell’amministrazione valuterò come muovermi visto che fin dall’estate scorsa ci eravamo detti contrari alla creazione di un Cas in paese». A breve, il sindaco potrebbe emettere un’ordinanza per la rimozione del materiale e la successiva bonifica dell’area sequestrata. • © RIPRODUZIONE RISERVATA

Elisabetta Papa

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