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Sedicenne nel mirino

Disabile picchiata
e umiliata a scuola
«Muori, storpia»

Sedicenne nel mirino
La app contro i bulli della Polizia
La app contro i bulli della Polizia
La app contro i bulli della Polizia
La app contro i bulli della Polizia

Le gridano «storpia, devi morire!» mentre percorre i corridoi della scuola, oppure nell’atrio del bagno. La seguono e la prendono in giro quando deve prendere l’ascensore perché le sue gambe, per colpa di una paralisi cerebrale, non riescono a salire e scendere le scale. La fanno cadere a terra e intanto intonano: «Sei una cretina», davanti a tutti gli altri studenti: pochi si indignano, i più ghignano.

È dall’inizio dell’anno scolastico che Laura – il nome è di fantasia – è vittima di bullismo in un istituto superiore della Bassa Veronese. È finita nel mirino di tre coetanee, sedicenni come lei

Ma, dopo aver avuto la forza di raccontarlo ai genitori, due compagni di Laura si sono messi a farle da guardia del corpo. Entrano in bagno prima di lei per controllare che non ci sia una di quelle bulle ad attenderla e poi l’aspettano fino a quando esce, la scortano all’ingresso e all’uscita da scuola.

«Subito il preside le ha detto di voler organizzare un faccia a faccia tra Laura e queste tre bulle. Poi», spiega una  zia, «nei giorni scorsi ha convocato mia nipote, si sono parlati e le ha assicurato che a breve farà un discorso a tutti gli studenti. Speriamo che le sue parole riescano a mettere fine a questa tremenda situazione».

Francesca Lorandi

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