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Derubate due donne
I ladri presi in 10 minuti

Una gazzella dei carabinieri di Legnago
Una gazzella dei carabinieri di Legnago
Una gazzella dei carabinieri di Legnago
Una gazzella dei carabinieri di Legnago

Uno dei classici per mettersi a repentaglio di furti: lasciare per qualche minuto la macchina, con dentro la propria borsa o altri effetti, pensando «tanto torno subito». Chi ha intenzione di rubare conosce perfettamente questo meccanismo e ne approfitta. Così è infatti successo l’altro sera a Boschi Sant’Anna, davanti alla scuola materna del paese. Lì, due donne hanno parcheggiato la loro auto in via Olmo, lasciando all’interno dei veicoli la borsetta con telefono, documenti e denaro. Sicure che sarebbero ripartite subito, dopo aver ripreso i loro bambini all’asilo, non si sono portate dietro la borsa ma proprio allora è spuntata la coppia - forse fratello e sorella o comunque parenti - formata da O.K.F., 23 anni, l’uomo, e da S.F., 28 anni, la donna, che non ha perso tempo: i due hanno infranto i vetri delle auto, le hanno aperte e sono scappati con le borse delle signore.

Non è escluso, insomma, che le due donne fossero tenute d’occhio dai due, arrivati a Boschi su una Fiat Punto bianca, vecchio modello: la destrezza ha fatto il resto. La coppia, infatti, è pluripregiudicata per reati contro il patrimonio.

Il furto è avvenuto alle 16.10 e a dare indicazioni ai carabinieri, chiamati immediatamente, sulla possibilità che c’entrasse la presenza nella poco affollata Boschi Sant’Anna della Fiat Punto, sarebbe stata una delle due derubate. Dalla centrale di Legnago sono state mobilitate diverse pattuglie, compresa una in incognito, con carabinieri del Nucleo operativo in borghese. Sono stati questi militari a mettersi immediatamente sulle tracce dei due pregiudicati e a tallonarli per le strade della Bassa.

Nel frattempo, altre gazzelle si dirigevano verso il punto in cui la Fiat stava viaggiando: l’auto con i due a bordo è stata bloccata dal Radiomobile e dai carabinieri di Minerbe a Legnago, quindi 10 minuti più tardi, in via Morara.

La coppia, che aveva con sé le borse delle donne di Boschi, è stata arrestata con l’accusa di furto aggravato in concorso. Entrambi sono residenti a Cazzano di Tramigna e le auto che hanno «colpito» erano una Toyota Rav4 e una Volkswagen Turan.

La prima condanna per furto per la ventottenne S.F. - che, tra l’altro, aspetta un bambino - risale al 2009, quando aveva 21 anni e risiedeva nel Trevigiano. Insieme ad una amica complice, e coetanea, la ragazza fu scoperta mentre, con un tronchese, toglieva placche antitaccheggio da abiti in un centro commerciale nel Vicentino. Ora la donna risiede nel Veronese con il parente più giovane.

I due sono comparsi, ieri mattina, davanti al Gip Camilla Cognetti che ha convalidato l’arresto, li ha liberati ed ha fissato il processo per il 10 maggio. Come misura cautelare, alla coppia di «manolesta» è stato comminato l’obbligo di firma dai carabinieri di Illasi.

Daniela Andreis

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