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Demolizione
delle ex scuole
Presina dice no

L’ex scuola di Presina
L’ex scuola di Presina
L’ex scuola di Presina
L’ex scuola di Presina

Gli abitanti di Presina dicono no al parco pubblico al posto delle ex elementari. Poche settimane dopo l’annuncio del sindaco Giovanni Ruta del piano per la demolizione dell’edificio della frazione di Albaredo che fino a venticinque anni fa ospitava le scuole per far posto ad un’area verde attrezzata con un chiosco per il ristoro, alcuni residenti hanno organizzato un incontro a cui hanno partecipato pure l’assessore Gaspare Marini e il capogruppo di maggioranza Lorenzo De Cao.

Nella sala del centro parrocchiale, a dire il vero, non si sono presentati in molti, «ma c’erano comunque più abitanti di quelli che hanno presenziato alla riunione indetta precedentemente dal Comune, assai poco pubblicizzata», osserva uno degli organizzatori della serata, Carlo Dalla Pellegrina.

La maggior parte dei cittadini ha osteggiato il progetto del sindaco Ruta, ritenendo «dispendioso e inutile distruggere una struttura che c’è già», allo scopo di realizzare un parco «in una località situata in aperta campagna». I membri della maggioranza hanno motivato la scelta dell’amministrazione e hanno chiesto, viceversa, quali fossero le proposte alternative dei residenti di Presina. «Non è stata avanzata alcuna altra possibile soluzione», racconta il sindaco «perciò, alla luce dei numerosi tentativi di trasformazione edilizia falliti in passato, abbiamo deciso di proseguire nel nostro intento».

Nel giro di mezz’ora però gli animi si sono scaldati e le due parti si sono scambiate accuse reciproche. Gli abitanti della frazione non hanno digerito la scelta di Ruta di tirare dritto, nonostante le perplessità di alcune famiglie, e promettono battaglia. «Vorremmo che dell’edificio fosse mantenuta la finalità sociale per cui è nato, non comprendiamo perché si spendano soldi per demolire un bene già presente», argomenta Dalla Pellegrina.

Presto potrebbe iniziare una raccolta di firme contro il parco di Presina, in difesa delle ex scuole. P.B.

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