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Coriano resa più sicura
con il controllo di vicinato

Daniele Ferrarini
Daniele Ferrarini
Daniele Ferrarini
Daniele Ferrarini

Più sicurezza nella frazione di Coriano di Albaredo grazie al controllo di vicinato. È già partito da un paio di mesi in via sperimentale, e verrà ufficializzato domani alle 20.30 durante un incontro in sala consiliare, il nuovo servizio di sicurezza partecipata attivato dai residenti corianesi. All’assemblea prenderanno parte anche il sindaco Giovanni Ruta, il responsabile della polizia locale di Albaredo-Ronco Daniele Ferrarini e Giuseppe Bruzzano, referente dell’Associazione nazionale Controllo del vicinato. Da fine ottobre, una quindicina di famiglie della frazione a sud del capoluogo, che conta un migliaio di abitanti, si sono accordate per diventare sentinelle dei quartieri. Niente a vedere con ronde o gruppi simili. «I residenti, aiutati dal fatto che si conoscono già poiché frequentatori del centro parrocchiale, hanno recuperato quel senso di appartenenza e solidarietà che era proprio delle corti rurali di 60 anni fa», riferisce Ferrarini. «Grazie a questa rete di relazioni e collaborazione aumenta il senso di sicurezza percepita». Occhi aperti ed antenne alzate, dunque, specie quando il vicino di casa è al lavoro o in vacanza. E possono essere pure sventati alcuni atti criminosi, come ad esempio furti o atti di vandalismo. «Qualche settimana fa», riferiscono i residenti, «una famiglia si è accorta che alcuni ladri stavano per entrare di sera in un’abitazione vicina. Tramite un giro di telefonate, il proprietario è stato subito avvertito, ha acceso la luce e si è fatto vedere: i malintenzionati sono scappati», raccontano i cittadini. Il gruppo corianese ha scelto di affiliarsi ad una realtà riconosciuta, che ha già reti di riferimento in tutta Italia: l’Associazione controllo del vicinato. Domani, nel corso dell’assemblea, si cercherà di far conoscere l’esperienza di Coriano e di ampliare, se possibile, il servizio anche ad altre zone del Comune. «È importante dire che tutte le segnalazioni vanno poi riferite alle forze dell’ordine, le uniche deputate ad intervenire», conclude Ferrarini. P.B.

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