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Consiglio, le minoranze se ne vanno

Il sindaco Andrea Tuzza
Il sindaco Andrea Tuzza
Il sindaco Andrea Tuzza
Il sindaco Andrea Tuzza

Minoranze all’attacco, durante l’ultimo consiglio comunale a Villa Bartolomea dove, ad inizio seduta, entrambi i gruppi hanno abbandonato l’aula in segno di protesta. Più o meno simili le motivazioni. «Come gruppi congiunti di minoranza», hanno esordito Luca Bersan e Mirko Bertoldo di «Liste Unite» – «il 31 dicembre scorso avevamo presentato una mozione da votare in Consiglio per rinnovare la convenzione con le suore del centro diurno e casa di riposo, scaduta a fine 2018. Peccato che ora non ce ne sia traccia nell’ordine del giorno. Viene invece convocato un Consiglio urgente per approvare la convenzione per la segreteria comunale con Fumane e Marano di Valpolicella quando, tra l’altro, la segretaria in questione risulta in malattia fino alla fine di febbraio. Una convenzione sulla quale nutriamo già qualche perplessità». Anche Giacomo Soardo di «Villa Bartolomea unita» non ha mandato giù l’urgenza della seduta, «che il sindaco», ha rimarcato il consigliere, «ha giustificato con la necessità di approvare al più presto lo schema di convenzione di segreteria comunale. In realtà non c’è alcun termine perentorio. Come non regge la questione dell’approvazione del ripiano di disavanzo, ad oltre dieci giorni dalla scadenza di presentazione. Per non parlare delle suore della casa di riposo che per questa amministrazione, evidentemente, non sono un’urgenza». «In realtà», ha spiegato il sindaco Andrea Tuzza, «la convocazione d’urgenza era legata soprattutto al 20 febbraio, data entro la quale la Corte dei Conti ci obbliga a comunicare il ripiano del disavanzo di amministrazione per l’anno 2019. È chiaro che se il segretario comunale è assente per malattia fino al prossimo 28 febbraio, siamo stati costretti ad individuare un giorno che potesse coincidere con le disponibilità del supplente». Il Consiglio è quindi proseguito con la sola maggioranza che ha approvato sia la convenzione per i servizio di segreteria che la delibera sul ripiano, secondo quanto già stabilito nella seduta consiliare del 20 agosto 2018. «Si tratta», ha proseguito il sindaco, «del piano di recupero triennale chiesto, ai sensi di legge, dalla Corte dei Conti. La quale, il 27 giugno 2018, ci aveva appunto ordinato un nuovo riaccertamento straordinario dei residui provenienti dalla gestione 2014 e precedenti, per un totale di oltre un milione di euro. Grazie ad un’alienazione», ha concluso Tuzza, «l’amministrazione ha già ripianato i 150mila euro a carico del bilancio 2019». •

E.P.

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