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Consiglio indetto all’alba
«La sera non potevamo»

Il Consiglio comunale di Angiari viene convocato pressoché all’alba. E la minoranza protesta. La decisione del sindaco Vincenzo Bonomo di fissare l’assemblea civica di oggi alle ore 7 in prima convocazione e alle 8 in seconda battuta, ha infatti mandato su tutte le furie Marina Meletti, consigliere di «Insieme per Rinnovare Angiari». Anche perché il piatto forte della riunione sarà l’approvazione del bilancio consuntivo 2015, su cui il gruppo civico di opposizione si prepara da diverse settimane a dare battaglia. Con la ratifica dei conti dell’anno scorso, infatti, il Consiglio dovrà prendere atto anche dello sforamento del Patto di stabilità da parte del municipio. Proprio lo sforamento dei limiti imposti dallo Stato alle casse dell’ente locale, ha creato, nei mesi scorsi, una spaccatura, non ancora sanata, tra lo stesso Comune angiarese e le altre tre amministrazioni di Isola Rizza, Roverchiara e San Pietro di Morubio, che, assieme al paese da Bonomo, fanno parte dell’Unione Destra Adige.

Il consigliere di opposizione Meletti, sul suo profilo Facebook, ha manifestato il suo disappunto per l’orario infelice in cui è stata fissata la seduta: «Non abbiamo mai fatto un Consiglio comunale alla mattina: si deve, ovviamente, trattare di una mossa strategica del sindaco per impedire agli angiaresi di essere presenti ad ascoltare il disastroso consuntivo 2015 ed i debiti fuori bilancio accumulati». Il sindaco Bonomo, tuttavia, respinge al mittente le critiche dell’esponente di minoranza: «Come maggioranza, possiamo essere presenti solo a quell’ora del mattino. Io stesso alla sera ero impegnato».F.T.

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