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Comando dei vigili, Minerbe si candida

L’attuale sede della polizia locale dell’Unione Adige Guà, a Cologna
L’attuale sede della polizia locale dell’Unione Adige Guà, a Cologna
L’attuale sede della polizia locale dell’Unione Adige Guà, a Cologna
L’attuale sede della polizia locale dell’Unione Adige Guà, a Cologna

Il Comune di Minerbe si propone di ospitare la nuova sede dei vigili dell’Unione Adige Guà. L’uscita annunciata del Comune di Cologna Veneta dall’Unione, ipotesi già messa nero su bianco lo scorso maggio dalla maggioranza guidata dal sindaco Manuel Scalzotto, apre diversi questioni. Una riguarda proprio il funzionamento e l’organizzazione dei vigili che hanno sede a Cologna. Minerbe non fa parte dell’Unione, ma dal 2009, assieme ai Comuni di Bonavigo e Boschi Sant'Anna, ha associato il proprio servizio di vigilanza a quello dell'Adige Guà. Complessivamente, il corpo di polizia municipale è formato da 11 agenti di cui quattro fanno capo a Cologna, tre a Minerbe e i restanti agli altri Comuni. La legge prevede che per i municipi sopra i 5mila abitanti non ci sia l’obbligo di accorpare le funzioni. Se Cologna uscirà dall'Unione, portandosi via il proprio personale, potrà quindi andare avanti per la propria strada.

I Comuni più piccoli, Roveredo di Guà, Zimella, Veronella e Pressana, saranno costretti invece a studiare nuove collaborazioni. E a beneficiarne potrebbe essere proprio Minerbe, anch'esso sotto i 5mila abitanti ma già strutturato per ospitare la nuova sede del comando dei vigili. Le soluzioni logistiche individuate sono due: il piano terra del vecchio municipio; o, ipotesi più remota, alcuni spazi dell’edificio Ex Palma, dove sono già ospitati alcuni uffici comunali e la sede dell’Unione Adige Fratta di cui Minerbe è parte. Il sindaco Andrea Girardi ha già avviato i contatti con i colleghi dell’Unione Adige Guà. Il ragionamento di base è che se Cologna uscirà dall’Unione non avrebbe più senso che la sede dei vigili continui a rimanere nella città del mandorlato. «Fin dal primo incontro con gli altri primi cittadini», afferma Girardi, «ho trovato persone attente e disposte a dialogare per costruire qualcosa assieme». «Da parte mia», prosegue il sindaco di Minerbe, «c’è la massima disponibilità a collaborare con questi Comuni e se necessario metteremo a disposizione i nostri locali».

Nel caso il progetto dovesse andare in porto, Minerbe si ritroverebbe ad ospitare il comando dei vigili con tutti i benefici che ciò comporterebbe, primo tra tutti una maggiore presenza degli agenti in paese. I Comuni che andrebbero a formare il nuovo consorzio sarebbero, quindi, Minerbe, Bonavigo, Boschi Sant'Anna, Pressana, Roveredo di Guà, Veronella e Zimella. Sette centri con sette agenti, che dovranno occuparsi di un’area vasta. Una situazione certamente non ideale, ma la speranza, oltre ad un costante incremento della videosorveglianza, è quella di poter beneficiare in futuro di nuove assunzioni. F.S.

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